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Eurodiaconia firma una dichiarazione contro la criminalizzazione dei soccorsi ai migranti

«Promuovere inclusione e integrazione»

La scorsa settimana, Eurodiaconia, organizzazione cappello che raggruppa oltre 50 associazioni sociali europee legate alle chiese protestanti, e di cui la Diaconia valdese è parte integrante, ha co-firmato una dichiarazione in cui si esorta l'Unione europea e gli Stati membri a porre fine alla criminalizzazione della solidarietà nei confronti delle persone migranti e dei rifugiati e il lavoro delle ONG, della società civile e dei volontari.

Un recente studio di ReSOMA, la piattaforma sociale di ricerca sulla migrazione e l'asilo, ha identificato almeno 49 casi in corso di indagine e azione penale in 11 Stati membri che hanno coinvolto più di 150 persone. Tuttavia, nella maggior parte di questi casi, i giudici non hanno trovato prove valide di condanne. Ciò suggerisce che le azioni penali sono spesso utilizzate per scoraggiare la solidarietà e creare un ambiente ostile per i migranti.

La dichiarazione esprime la preoccupazione che la criminalizzazione della solidarietà distragga il pubblico dalle questioni reali e urgenti nelle politiche dell'Unione in materia di migrazione e asilo, come la mancanza di ingressi protetti e canali di migrazione regolari, condizioni di accoglienza inadeguate e percorsi sostenibili per l'inclusione dei migranti residenti. In tale contesto, la dichiarazione invita l'Ue e gli Stati membri a:

«Promuovere un ambiente favorevole all'assistenza umanitaria e alla solidarietà nei confronti dei migranti; ampliare e facilitare l'accesso ai finanziamenti dell'Ue alla società civile per l'assistenza umanitaria ai migranti privi di documenti e per azioni che promuovono i valori dell'Unione e lo stato di diritto; adottare e attuare politiche migratorie equilibrate che includano percorsi sicuri e regolari verso l'Europa, reinsediamento, visti umanitari, permessi di lavoro e polithce di migrazione del lavoro che contribuirebbero alla riduzione del traffico di esseri umani».

«Eurodiaconia promuove e mette in mostra l'importante ruolo delle organizzazioni della società civile nell'integrazione e inclusione sociale dei migranti. Il nostro recente lavoro certifica come le autorità locali e le organizzazioni della società civile possano lavorare meglio insieme per creare modelli di integrazione e servizi sociali più inclusivi per migranti e rifugiati. A novembre, Eurodiaconia ospiterà un incontro ad Atene, in Grecia, sull'inclusione sociale, l'assistenza e la protezione dei bambini migranti. Ci stiamo adoperando per garantire che questo evento consenta ai membri di sviluppare una solida comprensione delle sfide affrontate dai giovani migranti, scambiare le migliori pratiche e migliorare la loro capacità di fornire loro assistenza e protezione».

 

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