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Il cantone di Ginevra per la prima volta parteciperà alla cerimonia delle Guardie Svizzere

Nel 2021 in Vaticano il cantone protestante per eccellenza sarà presente al giuramento del corpo di sicurezza del papa, creato nel 1506

Ventitré nuove guardie svizzere hanno prestato giuramento lunedì 6 maggio in Vaticano. Come ogni anno, un cantone elvetico è stato "l’ospite d'onore" della cerimonia. Quest’anno è toccato al Ticino, mentre il cantone di Ginevra lo sarà nel 2021.

Ciò che è stata a lungo considerata come la Roma protestante sarà così ufficialmente rappresentata per la prima volta nell'epicentro della cattolicità, secondo quando riportato dal sito Rts. Finora, il cantone ginevrino non è infatti mai stato ospite della cerimonia giurata delle guardie svizzere.

E se Ginevra ha sollecitato, l'anno scorso, per la prima volta un invito, è soprattutto per rafforzare il suo attaccamento a una tradizione condivisa con gli altri cantoni confederati. E poi - è un dato di fatto - i cattolici romani sono oramai molto più numerosi dei protestanti a Ginevra. Rappresentano il 36% della popolazione, mentre i protestanti sono meno del 10%.

Il governo cantonale ritiene inoltre che la società ginevrina, diventata sempre più secolarizzata, come dimostrato anche con la legge approvata lo scorso febbraio sulla laicità , non abbia più motivo di negare tale partecipazione.

La cerimonia si svolge il 6 maggio perché viene commemorato il sacrificio di 147 guardie svizzere che - durante il sacco di Roma del 1527 operato dalle truppe di Carlo V- salvarono papa Clemente VII a costo della propria vita.

La Guardia svizzera pontificia è stata creata nel 1506 al comando del capitano Kaspar von Silenen per servire papa Giulio II. Il corpo è responsabile della vigilanza, della sicurezza e della protezione del papa: è composto attualmente da 135 uomini (fra componenti della truppa, ufficiali e sotto-ufficiali). Per farne parte bisogna essere cattolici praticanti, essere alti almeno 174 centimetri e avere meno di trent’anni. Il servizio dura almeno 26 mesi, rinnovabili. La decisione di papa Francesco di permettere alle guardie svizzere di sposarsi dopo cinque anni di servizio – fino a tre anni fa ciò era consentito soltanto agli ufficiali- ha fatto sì che sia diventato meno complicato reclutare ogni anno i giovani.

Foto: Di gnuckx - DSCF1319-Castielli-Italy-Vaticano-CC0, CC BY 2.0

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