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Sri Lanka. Ieri molte chiese cristiane sono rimaste chiuse

I responsabili degli attentati di Pasqua starebbero pianificando altri attacchi. In un video messaggio il pastore della Zion Church di Batticaloa perdona gli attentatori

Funzionari della sicurezza dello Sri Lanka hanno avvertito che militanti islamici, mandanti degli attentati suicidi avvenuti la domenica di Pasqua, starebbero pianificando ulteriori attacchi.

«Potrebbe esserci un’altra ondata di attacchi», ha affermato il capo della divisione di sicurezza ministeriale (MSD), un’unità della polizia, in una lettera inviata questa mattina ad alcune sezioni della sicurezza.

In via precauzionale, la Chiesa cattolica ha sospeso le messe che si dovevano svolgere ieri in tutta l’isola: l’arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith, da una cappella della sua abitazione, ha celebrato una messa che è stata trasmessa in televisione, e alla quale hanno partecipato il presidente Maithripala Sirisena, il primo ministro Ranil Wickremesinghe e l’ex presidente Mahinda Rajapaksa.

Anche i leader della Chiesa anglicana in Sri Lanka hanno invitato le proprie chiese a “discernere nella preghiera” se svolgere i culti domenicali.

Steven Selvaraj, responsabile per l’Asia del Sud di Christian Solidarity Worldwide, in un’intervista rilasciata a Christian Today ha affermato che la situazione rimane tesa e alcuni cristiani hanno deciso di celebrare il culto nelle loro case.

«A quasi tutte le chiese è stato chiesto di rimanere chiuse», ha detto. «Ci sono molte chiese e organizzazioni cristiane che stanno lavorando a piani di sicurezza. La situazione è tale che occorre pianificare azioni a breve e a lungo termine contro qualsiasi attacco terroristico. I cristiani hanno senza dubbio paura di subire altri attacchi».

Steven Selvaraj ha inoltre chiesto preghiere di conforto e guarigione per coloro che sono stati direttamente interessati negli attentati e ha rivolto al governo dello Sri Lanka la richiesta di intraprendere “azioni decisive” per assicurare i responsabili alla giustizia e per proteggere le chiese.

Ha infine chiesto di pregare per la comunità musulmana affinché non ci sia “nessuna escalation di violenza” e per l’unità tra i vari gruppi etnici e religiosi dello Sri Lanka.

Grande eco sta avendo un video messaggio pubblicato su Facebook nel quale Roshan Mahesen, pastore della Zion Church, la chiesa evangelica a Batticaloa attaccata la domenica di Pasqua dove hanno perso la vita 28 persone, dichiara di perdonare gli attentatori.

«Siamo feriti, anche noi siamo arrabbiati, ma come pastore anziano della Zion Church di Batticaloa, insieme a tutta la congregazione e a ogni famiglia colpita, diciamo al kamikaze e anche al gruppo che ha inviato l’attentatore suicida, “noi ti amiamo e ti perdoniamo, non importa quello che hai fatto a noi, ti amiamo perché crediamo nel Signore Gesù Cristo”». 

«Gesù Cristo sulla croce, ha detto “Padre perdona loro perché non sanno quello che stanno facendo”. Anche noi, che seguiamo le orme di Gesù Cristo, diciamo le stesse cose, perché il Signore perdona queste persone».

 

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