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Istituto Alberti-Porro: a scuola di diversità

Continua la collaborazione tra Diaconia Valdese e l’istituto pinerolese nel segno del teatro

La diversità come valore aggiunto: questo il tema del percorso educativo intrapreso dall’Istituto Alberti-Porro in collaborazione con il Servizio Giovani e Territorio della Diaconia Valdese che, ancora una volta, ha deciso di utilizzare il teatro come strumento privilegiato per raggiungere fini educativi.

Il tema affrontato quest’anno è senza dubbio di grande attualità e riguarda la comunicazione «Un tema che ancora una volta ha messo in luce la diversità - spiega l’insegnante Beatrice Lella - perchè da un confronto con i ragazzi è emerso come le nuove forme di comunicazione facciano venire a galla le parti più deboli della nostra società che si chiudono in questi mondi virtuali perdendo la capacità di relazionarsi al mondo reale. La novità di quest’anno è che sono gli stessi ragazzi ad aver proposto l’argomento, dando vita a uno stimolante confronto intergenerazionale e portando alla scrittura di un testo assolutamente originale ed intenso».

Un percorso che ha portato alla realizzazione di uno spettacolo dal titolo “Viva la libertà” e che andrà in scena martedì 15 aprile al Teatro Sociale di Pinerolo. Una sceneggiatura in cui la componente onirica è centrale nel creare un messaggio che, lungi dal giudicare le forme di comunicazione più moderne, le mette in gioco con quelle più tradizionali per analizzare e riflettere su come le più elementari esigenze comunicative siano soddisfatte in epoche diverse e quali siano le insidie presenti dietro alle forme più moderne.

Un mezzo, quello tetatrale, che continua a rivelarsi un potente mezzo educativo grazie alla forza intrinseca dell’immedesimazione e che, nel corso degli anni, si sta strutturando in modo sempre più solido all’interno della realtà scolastica «Negli anni - spiega la regista Anna Giampiccoli - nonostante i ragazzi che partecipano al progetto cambino ogni anno, si è consolidata la struttura organizzativa per arrivare al risultato finale. Sempre più ampia è la partecipazione degli insegnanti che, ognuno con le proprie competenze, dà il proprio contributo per la realizzazione dello spettacolo».

Un percorso che vede la Diaconia Valdese protagonista nel fornire un supporto a questi progetti educativi, che sono la base di quella che il direttore del Servizio Giovani e Territorio Samuele Pigoni definisce la Comunità Educativa «La nostra collaborazione di lungo corso con insegnanti e dirigenti scolastici parte dal dato che la scuola da sola non è in grado da sola di porsi come soggetto portatore di ricchezza educativa. Con i nostri progetti, centrati sulla creatività declinata in diverse forme espressive, cerchiamo di aiutare i ragazzi a capire il grande valore della diversità e comprendere meglio le proprie emozioni nel contesto delle relazioni sociali».

La strada è quella giusta e l’orizzonte riguarda la sempre maggiore e funzionale messa a sistema di un prezioso strumento educativo «Le prospettive - spiega Pigoni - riguardano l’affinamento delle capacità di reclutare risorse per finanziare questi percorsi e la possibilità di consolidare il rapporto con le istituzioni scolastiche individuando velocemente i bisogni del territorio e dei giovani per costruire un sistema che vada al di là del singolo progetto»

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