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Prix Farel, i film vincitori

Conclusa a Neuchâtel in Svizzera la 27° edizione del Festival internazionale del Cinema di tema religioso

Intersessualità, nazionalismi, perdono, sono alcuni dei temi che sono stati acclamati in questo fine settimana al termine del Prix Farel, il Festival Internazionale del film di tema religioso di Neuchâtel.

Un film che «tocca l'intimo e mette in discussione le nostre norme socioculturali». Questo è ciò che la giuria ha ritenuto essere "Né Eva né Adamo, una storia intersessuale" di Floriane Devigne, alla 27 ° edizione del Festival Internazionale del Cinema di temi religiosi, che si è svolto lo scorso fine settimana al cinema Bio di Neuchâtel. Il film, che dà la parola a tre giovani donne nate con entrambi i sessi, ha ricevuto il premio della giuria per i lungometraggi.

La rassegna che a cadenza biennale ha premiato anche la categoria dei medio metraggi e il vincitore in questo caso è risultato “Another way” di Chloé Henry-Biabaud e Isabelle Vayron. Il film racconta la relazione della madre di una giovane donna assassinata con l'assassino, incarcerato per tutta la vita. "Bonfires" di Martin Bureau ha vinto il premio per il cortometraggio. Il film evoca i falò di festa e gioia accesi dai protestanti in Irlanda del Nord per celebrare la loro vittoria sui cattolici.

Menzioni sono state anche attribuite a "Gaza: la grande fuga"; un mediometraggio di Thomas Dandois sulla sorte dei palestinesi, così come a "Auschwitz Muzeum", un lungometraggio di Sebastian More che evoca le tracce materiali che rimangono della Shoa.

Il premio del pubblico è andato a "Serge, condannato a morte" di Christine Tournade. Il film racconta la storia della detenzione di un uomo francese condannato a morte in Indonesia e la lotta del suo compagno che vive in Francia per portarlo fuori dal braccio della morte.

La giuria composta da Michele debidour, professore di lettere classiche con specializzazione sul cinema, dalla produttrice Bernadette Schramm, dal co-direttore del Museo Etnografico di Neuchâtel Grégoire Mayor, dal regista e scrittore belga Bernard Halut e dal consigliere nazionale di Neuchâtel Jacques-André Maire.

La prossima edizione del Farel Prize Festival si svolgerà nel 2020.

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