Gli Usa "chiudono i rubinetti" per i rifugiati palestinesi
04 settembre 2018
Trump ha deciso di tagliare i consueti finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite (Unrwa) per i rifugiati palestinesi
Il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) ha espresso profondo rammarico per la decisione del governo degli Stati Uniti di ritirare i consueti finanziamenti destinati all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e il lavoro (Unrwa) per i rifugiati palestinesi.
«Questa decisione, di fatto, è l’abbandono dei rifugiati palestinesi. Una scelta per impedir loro di realizzare i sogni e di veder rispettati i loro inalienabili diritti umani. Una scelta che annienta le legittime aspirazioni per un futuro di pace e la possibile soluzione di due popoli e due Stati», ha dichiarato in una nota il segretario generale del Cec, Olav Fykse Tveit, che ha proseguito «consideriamo questa decisione immorale, ingiusta e siamo certi che spingerà i rifugiati palestinesi verso la più totale disperazione».
Il Cec ha dunque invitato il presidente Donal Trump ad «invertire la linea d’azione intrapresa e la comunità internazionale ad accrescere, nel caso Trump non desistesse, il proprio impegno nel sostenere i rifugiati palestinesi e l’Onu a dare priorità al mantenimento di servizi umanitari essenziali».
L’Unrwa è l’Agenzia delle Nazioni Unite istituita - dall’Assemblea Generale nel 1949 - per fornire assistenza umanitaria e protezione ai rifugiati palestinesi. Attualmente offre servizi quali: istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e infrastrutture nei campi profughi, assistenza alimentare e attività di microfinanza a oltre 5,4 milioni di profughi palestinesi presenti nella Cisgiordania, Gerusalemme Est, Gaza, Giordania, Libano e Siria.
Le 711 scuole dell’Unrwa consentono a 526.000 ragazze e ragazzi palestinesi di ricevere un’istruzione di qualità. 150 cliniche l’assistenza sanitaria essenziale alla popolazione dei rifugiati. Gli Stati Uniti sono sempre stati i più grandi sostenitori delle azioni dell’Unrwa.
«La decisione di ritirare i finanziamenti è una scelta politica. La prolungata crisi dei rifugiati non è una conseguenza o una scelta dell’Unrwa ma delle parti in conflitto e della comunità internazionale per la mancanza di volontà, o capacità, di promuovere una giusta pace nella regione», ha concluso Tveit.