
I luterani mondiali: «basta stragi e violenze in Nigeria»
06 luglio 2018
Il Consiglio della Federazione luterana mondiale (con tre nuove chiese membro), chiede che si arrivi al più presto una soluzione di pace nella Nigeria Nord-Orientale e Centrale
In occasione dell’incontro tenutosi questa settimana a Ginevra il Consiglio della Federazione luterana mondiale (Flm) (con tre nuove chiese accolte al suo interno) ha lanciato un appello affinché si possa arrivare a una soluzione di pace nella Nigeria Nord-Orientale e Centrale. Ha inoltre invitato a pregare per le chiese e il popolo nigeriano, duramente colpito dalla violenza repressiva che i mandriani Fulani perpetrano contro gli agricoltori causando morte e sofferenza. Il Consiglio con una mozione ha invitato «Il governo nigeriano, a fermare altre stragi di civili e ad avviare un processo di pace». Pur riconoscendo che vi sono stati disaccordi tra gli allevatori di bestiame e gli agricoltori, e che le violenze purtroppo si registrano tra le due le parti in causa, il Consiglio ha evidenziato che «i recenti attacchi dei pastori Fulani, sembrano essere diversi per dimensione, portata e intensità dal momento che i mandriani sono “pesantemente” armati, come riferito da testimoni oculari». Un recente attacco di pastori Fulani a una congregazione della Chiesa luterana di Cristo in Nigeria (Lccn), nello stato di Adamawa, è costato la vita a oltre 18 persone e in maggioranza queste erano donne e bambini.
Il Consiglio ha espresso profonda preoccupazione e teme «che la serie di violenze stia andando oltre i disaccordi iniziali tra le parti e che dietro vi siano motivazioni politiche, etniche e religiose», condannando questa escalation di atrocità che colpiscono donne e bambini nelle loro case e nei luoghi di culto ha «invitato il governo nigeriano a indagare sui recenti attacchi e a trovare i responsabili». Il Consiglio, inoltre, chiede una Campagna di disarmo «imparziale», per «porre fine alla proliferazione di violenze e uccisioni e di avviare un processo di pace guidato da leader religiosi e di anziani di chiesa per porre nuove basi di dialogo fraterno e redimere le cause territoriali, che sembrano essere alla base del conflitto».
La Federazione Luterana mondiale, sempre a Ginevra e su votazione del Consiglio, ha accolto «con gioia», tre nuove chiese membro, la Christ Lutheran Church (India), la United Evangelical Church di Cuba e la Augustinian Church del Guatemala. Tre nuovi ingressi che portano a 148 il numero delle chiese membro in 99 nazioni. «Vi diamo il benvenuto in questo percorso di reciprocità e di solidarietà che porta avanti la Federazione luterana mondiale», ha affermato il Segretario Generale della Flm, Martin Junge.
La Christ Lutheran Church dell’India è composta da cinquantaquattro congregazioni e centri in sei stati. Le congregazioni sono servite da diciotto pastori ordinati e diciotto diaconi.
La Chiesa evangelica unita di Cuba - Ha 1500 membri, undici congregazioni in sette province, sette pastori ordinati, un vescovo; un vescovo ausiliare, sei diaconi ordinati e quindici predicatori.
La Chiesa luterana agostiniana del Guatemala è composta da tremila membri in diciessette congregazioni, situate a El Quiché, Cobán, Alta Verapáz, Petén e Città del Guatemala. La chiesa conta otto pastori ordinati, due catechisti, un evangelista, un predicatore, un ministro per l’Eucaristia, oltre a sedici operatori della salute e vari volontari.
Le Chiese che fanno domanda di adesione alla Flm ne devono accettare la base dottrinale; devono essere organismi autonomi e legalmente riconosciuti nel loro rispettivo paese, e costituiti da più di una congregazione locale.