Le stelle nere della Val Pellice
11 maggio 2018
Le Black Stars, la squadra di calcio formata dai ragazzi del progetto di accoglienza della Diaconia Valdese, oggi insegue il sogno di vincere il torneo Football Communities e guadagnarsi un posto a Balon Mundial
Era il 2015 quando le Black Stars muovevano i primi passi sui campi da calcio della Val Pellice. «Eravamo responsabili del progetto Crumiére – racconta Diego Mometti, operatore del servizio migranti della Diaconia Valdese – e c’erano molte persone che volevano giocare a pallone. Con l’attuale allenatore Giuliano Imbriani abbiamo pensato di aiutare questi ragazzi a formare una squadra di calcio». Dopo le prime amichevoli, nel 2016 le Black Stars approdano al campionato amatoriale del Pinerolese e ora inseguono il sogno di vincere il torneo Football Communities e guadagnarsi un posto a Balon Mundial, un momento di sport, ma soprattutto un’occasione per incontrare nuove persone e vecchi amici.
Tornare a giocare, essere semplicemente dei ragazzi che si divertono. È un concetto semplice, ma per chi ha attaversato esperienze traumatiche e un percorso migratorio fatto spesso di sfruttamento e violazioni, l’idea della normalità non è banale né scontata. Per chi ne ha l’occasione, partecipare al progetto Black Stars significa condividere esperienze con persone diverse, confrontarsi con le persone che formano il territorio e in qualche modo ripensare a se stessi al di là dell’esperienza della migrazione, senza dimenticare che davanti al pallone si è tutti uguali e si parla la stessa lingua. «La Black Star è una palestra di rispetto reciproco». Conclude Mometti.