Giovani fiori ecumenici sbocciano in Indonesia
11 aprile 2018
Da sabato scorso 350 giovani provenienti da tutta l’Asia riflettono su ecumenismo, società globale, pace e stabilità
Con il motto: «Signore, manda la tua luce e la tua verità per guidarci», l’Assemblea della gioventù ecumenica asiatica (Aeya) ha aperto i propri lavori a Manado in Indonesia, sabato scorso. Da cinque giorni, dunque, 350 giovani provenienti da tutta l’Asia riflettono insieme su religione ed ecumenismo, e su come queste pratiche possano svolgere sempre un un ruolo sempre più attivo e vitale per profondere pace, prosperità e stabilità. Il moderatore della Conferenza cristiana d’Asia (Cca), Willem T.P. Simarmata, rivolgendosi ai giovani intervenuti ha detto,«siete i fiori della chiesa e siete forieri di altri nuovi e bellissimi fiori».
Pricilia Tangel, la presidente della Commissione giovanile presso la Chiesa cristiana evangelica di Minahasa (Gmim), ringraziando la città di Manad, ha lodato Gesù Cristo per aver «permesso l’incontro ecumenico a così tanti giovani». Un ruolo «vitale quello dei giovani nel movimento ecumenico», ha ricordato nel suo discorso di benvenuto il segretario generale della Cca, Mathews George Chunakara. Diversi programmi giovanili, infatti, «sono pensati per formare nuovi leader ecumenici. La direzione intrapresa, quella della formazione di nuove figure carismatiche e professionali – ha proseguito Chunakara – è una delle priorità della Cca, per i prossimi anni».
L’Aeya è una piattaforma di formazione indirizzata a giovani di diversi paesi «che s’incontrano per affrontare questioni pertinenti al tema ecumenico e per sviluppare risposte efficaci di testimonianza cristiana», ha proseguito Chunakara. «L’Indonesia – ha proseguito – è pluralista, dunque tollerante, dialogica e moderata; tutte componenti fondamentali per poter costruire pace e armonia». Una volta entrati nel movimento ecumenico «non si è più gli stessi. Stiamo marciando uniti verso la luce di Dio», ha rilevato infine Chunakara.
Ospite d’eccezione, Soritua AE Nababan, una leggenda ecumenica in Indonesia e già primo segretario giovanile del Cca, nel 1963.
I lavori dell’Aeya termineranno domani, 12 aprile.