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Da Pontevecchio all' Europa
26 marzo 2018
Riflessioni sull'oggi a partire da quel 21 marzo 1944
«Siamo dei nostalgici irriducibili?» si è chiesto il pastore Gianni Genre, intervenendo ,con un discorso particolarmente sentito e apprezzato, alla manifestazione di Pontevecchio fra Luserna e Rorà, che ogni anno ricorda quel 21 marzo del 1944, inizio dei grandi rastrellamenti tedeschi in val Pellice, fronteggiati con dura lotta dai partigiani. In effetti anche il nostro linguaggio non corrisponde più alle parole: sinistra, destra, fascismo, antifascismo. Se invece pensiamo che significano qualcosa, abbiamo il dovere di dimostrarlo, in un tempo in cui la comunicazione di massa passa dai social network anziché dall'incontro fra le persone.
Genre ha proposto di riflettere su alcune parole. Innanzitutto memoria e vigilanza. L'essere umano si costruisce sulla memoria, senza memoria siamo alberi senza radici. La memoria guarda indietro ma ci rende contemporanei. Poi linguaggio, diventato spesso una parlata fatta di gergo, di insulti, di vaffa….un linguaggio che non ascolta mai l'altro, ma lo ridicolizza; un linguaggio che insulta tutto, a partire dalle istituzioni… Dobbiamo opporci ,ha detto Genre, a questo dileggio e scandalizzarci quando si offendono le istituzioni...I partiti e il parlamento sono importanti, anche la politica può non essere affarismo quando ridiventa capace di immaginare e modellare il futuro… Ci vuole pluralismo delle idee e diritto al dissenso. La stampa deve essere libera, i giornalisti devono poter ironizzare su chi detiene il potere. Nel Comitato di Liberazione Nazionale (Cln) e nell'Assemblea Costituente convivevano idee e orientamenti politici diversi e anche in conflitto fra loro, ma vi era la volontà e la capacità di arrivare a obiettivi condivisi, a decisioni unitarie. Dunque occorre saper lavorare al di là delle differenze, ma partendo dalle differenze, non ignorandole. Le idee, le differenze politiche, sono l'anima dei partiti: devono tornare a esserlo perché senza partiti, senza cittadini che si aggregano liberamente, ci sono soltanto plebisciti. Certo i partiti oggi sono un disastro: critichiamoli, lavoriamo per rinnovarli, inventiamone altri. Ma non delegittimiamo il sistema dei partiti: la classe politica, diceva Gaetano Salvemini, per un dieci per cento rappresenta la parte migliore del paese, per un altro dieci per cento, rappresenta la feccia, per il restante ottanta per cento rappresenta il paese come esso è.
Il pastore Gianni Genre ha infine parlato di antifascismo europeo, richiamando il Manifesto di Ventotene scritto da Altiero Spinelli,Ernesto Rossi, Eugenio Colorni. Averlo ignorato per puntare ciecamente sui nazionalismi europei, è costato sessanta milioni di morti. Uscire all'Europa oggi sarebbe pura incoscienza.