Sradicare la schiavitù moderna
17 ottobre 2017
Sostegno di Theresa May e di Justin Welby al progetto Clewer Initiative, volto a mobilitare 12.000 parrocchie anglicane nella lotta alla moderna schiavitù
Il Primo Ministro inglese, Theresa May, e l’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, hanno dato il loro sostegno al lancio di un progetto volto a mobilitare 12.000 parrocchie della Chiesa d’Inghilterra, nella battaglia per sradicare la schiavitù moderna.
Clewer Initiative è un programma di formazione e informazione della durata di tre anni rivolto alle 42 diocesi della Chiesa d’Inghilterra che riceveranno gli strumenti necessari per sostenere le vittime della moderna schiavitù e per riconoscere i segni di sfruttamento presenti nelle comunità locali. Il progetto è finanziato dalle Clewer Sisters, un ordine anglicano con sede a Cuddesdon, Oxfordshire. L’ordine fu fondato nel diciannovesimo secolo per aiutare le persone vulnerabili, principalmente giovani, che si trovavano senza dimora ed erano vittime del commercio sessuale.
Hanno partecipato alla presentazione del progetto, avvenuta oggi a Lambeth Palace, rappresentanti delle diocesi della Chiesa d’Inghilterra e di altre denominazioni, insieme ai deputati e ai rappresentanti delle organizzazioni di beneficenza coinvolte nel lavoro di contrasto alla moderna schiavitù.
«La schiavitù moderna – ha dichiarato Teresa May – è un crimine che distrugge le vite di alcuni dei più vulnerabili della nostra società. Valuto positivamente il lavoro che Clewer Initiative farà per consentire alle diocesi anglicane e alla più ampia rete di chiese di sviluppare strategie per contrastare la moderna schiavitù. Dobbiamo gettare una luce su questo crimine nascosto e incoraggiare più vittime a denunciare, assicurando loro il supporto di cui hanno bisogno».
Nonostante la legge sulla schiavitù moderna introdotta nel 2015, «il governo non può affrontare questo problema da solo e per questo gli sforzi di organizzazioni e gruppi come l’iniziativa Clewer sono molto importanti».
In un messaggio video, l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha incoraggiato le chiese ad agire come «occhi e orecchie» nelle comunità locali per identificare le vittime.
«Gesù è venuto a dire che egli proclamava la libertà ai prigionieri. La libertà è qualcosa che noi diamo per scontato, ma è il dono di Dio, è lo scopo di Dio. Coloro che vincolano, confinano, trafficano e rendono schiave le persone affronteranno il giudizio di Dio per i loro terribili peccati.
Ancora più grave è quando scegliamo di non vedere: quando cioè mettiamo sui nostri occhi delle bende e non vediamo quelli intorno a noi che sono detenuti in schiavitù, oppressi, trafficati, in balia di altre persone». «Ma possiamo cambiare questa situazione – ha dichiarato ancora Welby – possiamo cambiarla facilmente e in modo rapido: possiamo liberare le persone, liberare la nostra società e la nazione dal flagello della schiavitù semplicemente togliendoci le bende dagli occhi e agendo su ciò che vediamo».
Kevin Hyland, Commissario indipendente anti-schiavitù, ha dichiarato: «I gruppi di fede sono un potente strumento nella lotta contro la schiavitù moderna. Initiative Clewer offre importanti conoscenze e informazioni ai dirigenti della Chiesa, ai membri di chiesa e alla gente. Nel formare chi sa identificare e sostenere le vittime di questo crimine crudele, la chiesa vive la sua capacità di difendere l’oppresso e lottare contro l’ingiustizia».