Strade di pace. Al grande raduno di Sant’Egidio si parlerà di corridoi umanitari
08 settembre 2017
Nel corso della tre giorni in programma dal 10 al 12 settembre in Germania interverrà anche il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese
Tra i numerosi evangelici che parteciperanno al grande raduno per la pace nello “Spirito di Assisi” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a Münster e Osnabrück (Germania) ci sarà anche il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini. La Tavola valdese è copromotrice insieme alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e alla stessa Comunità di Sant’Egidio dei “Corridoi Umanitari”, grazie ai quali dall’inizio del 2016 dal Libano sono giunti in sicurezza in Italia quasi 900 profughi siriani. Si tratta di un progetto ecumenico a favore di persone particolarmente vulnerabili: il primo nel suo genere in Europa.
“Strade di pace” è il motto del mega evento interreligioso che dal 10 al 12 settembre radunerà leader religiosi, autorità istituzionali, esponenti del mondo della politica e della cultura dei cinque continenti per dire insieme “no” al terrorismo e alla violenza, e “sì” al dialogo, alla riconciliazione e alla pace. Nel corso della tre giorni, organizzata in collaborazione con le chiese evangeliche e le diocesi cattoliche delle due città tedesche, oltre a momenti di preghiera e lode, sono previsti 24 panel su temi di grande attualità quali le migrazioni, la povertà, la giustizia sociale, la protezione dell’ambiente, il disarmo, il diritto alla salute, la corruzione. E non mancherà un panel specialmente dedicato al Cinquecentenario della Riforma protestante.
“La sfida dei migranti: come uscire dalla crisi?” è il titolo del panel a cui parteciperà l’11 settembre il pastore Bernardini. Sarà un’occasione per illustrare il progetto dei “corridoi umanitari”, che recentemente hanno fatto scuola anche in Francia. Bernardini sarà affiancato, tra gli altri, da Regina Catambrone, co-fondatrice e direttrice del Moas. Citando il libro biblico dell’Ecclesiaste, Bernardini ricorda che c’è un tempo per ogni cosa: «c’è il tempo lungo dello sviluppo strategico e quello breve dei soccorsi umanitari». Convinto che sia «doveroso» lavorare a un piano Marshall per l’Africa, aggiunge: «Dobbiamo sapere che l’aiuto ‘a casa loro’ non può e non deve essere l’alibi per alzare il muro della fortezza Europa. Questo è ciò che ci suggerisce la nostra coscienza cristiana».
Domenica prossima a Münster, all’inaugurazione della 31esima edizione del tradizionale raduno, ci saranno la cancelliera Angela Merkel, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il Grande Imam dell’Università al-Azhar del Cairo Ahmad al-Tayyib, e il presidente del Niger Mahamadou Issoufou. Attesi all’evento, tra gli altri, il viceministro degli Esteri Mario Giro.