L’uragano Harvey prosegue e devasta
31 agosto 2017
Le chiese presbiteriane americane hanno attivato una capillare rete di solidarietà
Nel Texas continuano a riversarsi piogge pesanti, vento e tempeste tropicali causate dall’uragano Harvey.
Le chiese presbiteriane americane hanno immediatamente attivato la loro rete di solidarietà attraverso donazioni e presenze sui territori martoriati dall’uragano.
L’ente presbiteriano che si occupa di gestire le emergenze è il «Presbyterian Disaster Assistance» (Pda): «Siamo rimasti sorpresi da quanto sia stata immediata la risposta delle nostre chiese e delle comunità sparse sul vasto territorio colpito dalla catastrofe; e gran parte della popolazione colpita dalla calamità risponde attivamente al nostro appello lanciato attraverso la rete», ha dichiarato il reverendo Laurie Kraus, direttore del Pda, che ha proseguito «stiamo ricevendo molte donazioni da parte di singoli cittadini ed enti, e insieme al denaro anche la promessa l’impegno di far aumentare la raccolta fondi attraverso il passaparola e le offerte domenicali. Molti donatori – prosegue Kraus – dicono di voler fare di più».
La tempesta continua la sua corsa e il servizio metereologico nazionale prevede che domani l’uragano raggiungerà la costa superiore del Texas e la Louisiana sud-occidentale: «Stiamo ricevendo report continui dalle aree colpite grazie alla presenza delle nostre congregazioni presbiteriane e da molti membri di chiesa sparsi sul territorio», prosegue Kraus «sono migliaia le persone le cui case sono state drammaticamente danneggiate. Attualmente una nostra chiesa sta funzionando come rifugio per gli sfollati».
Il Pda mantiene una comunicazione costante con la Missione presbiteriana che comprende le città di Austin, San Antonio, Corpus Christi e con la Missione della Nuova Alleanza che include le città di Houston, Galveston e Bay City.
«I membri della rete nazionale del Pda, proprio in queste ore, hanno raggiunto la Missione Presbiteriana per elaborare strategie e valutazioni su come poter affrontare i danni che si verificheranno. Abbiamo un’altra squadra pronta a raggiungere Houston, non appena sarà possibile», dice Kraus «e siamo in comunicazione con le nostre chiese presbiteriane presenti nel Sud della Louisiana. Abbiamo formato anche un gruppo di 12 persone specializzato nella cura spirituale e di sostegno psicologico già pronta a fornire assistenza alle persone che hanno trovato rifugio in enti assistenziali sparsi sul territorio».