Come evangelici laici abbiamo denunciato e contrastato per quanto possibile molti aspetti confessionali cattolici ancora presenti nella scuola pubblica italiana. Ma a leggere le notizie che riguardano la Turchia e la “riforma” delle scuole in quel paese, c'è di che spaventarsi e preoccuparsi assai di più che per l'ora di religione cattolica.. Dal prossimo anno, secondo le direttive del presidente della repubblica Erdogan, già annunciate nel 2012, per una scuola più fondata sull'identità nazionale e sull'islam, sarà abolito lo studio della teoria evoluzionistica (Darwin), che, secondo il funzionario del ministero dell'istruzione, risulterebbe poco comprensibile per gli alunni e se mai da affrontare solo all'università. Tra parentesi questa opposizione all'evoluzionismo come argomento di studio nelle scuole è presente anche nei liberi e democratici Stati Uniti d'America... Meno spazio sarà dato anche al pensiero del fondatore Ata Kemal Ataturk, padre della Turchia laica, mentre si auspica l'inserimento dell'insegnamento ottomano e l'eliminazione dei vocaboli di derivazione occidentale. Moltissime scuole laiche saranno trasformate in scuole iman-hatip, nate inizialmente come “scuole vocazionali” riservate a chi voleva frequentare la facoltà di teologia, poi liberalizzate e comunque indispensabili per poter accedere all' università. Dunque non ci sono alternative per le famiglie. Già attualmente i numeri parlano chiaro. Nel 2012, quando Erdogan salì al potere, vi erano 730 scuole confessionali con 94 mila alunni iscritti alle medie ( età 10 anni), nel 2015-16 le scuole erano diventate 1622 con 458 mila alunni. Nei licei l'aumento è stato ancora più forte: da 450 con 71 mila studenti si è passati a 1149 con ben 555 mila. Nessuno potrebbe criticare l'aumento della scolarizzazione , ma se gli istituti in cui si educano e si formano i cittadini turchi di domani sono guidati dalle direttive che Erdogan intende applicare, fondamentalismo islamico e nazionalismi si troveranno la strada spianata. Fornendo motivi ulteriori a chi, in Italia e in Europa vuol chiudere le frontiere agli immigrati.
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