In corso il Consiglio esecutivo della Cevaa in Benin
28 aprile 2017
Un momento d’incontro e bilancio sotto la nuova luce di riconciliazione nella chiesa metodista dello Stato africano
Si sta svolgendo dal 23 al 30 aprile a Cotonou, Benin, l’incontro del Consiglio esecutivo della Cevaa, Comunità delle chiese in missione, eletto lo scorso ottobre nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi a Sète, nel sud della Francia.
Il Consiglio è in carica per quattro anni rinnovabili e amministra i beni e i fondi della Comunità, nomina i gruppi di lavoro e in ogni suo incontro fa il punto sulla vita delle Chiese che ne fanno parte, dando l’occasione per un autentico momento di scambio tra realtà ecclesiastiche molto diverse fra loro. In questo caso, viene fatto il punto sul lavoro compiuto dal Segretariato negli ultimi sei mesi, ma anche sulle prospettive del periodo a venire.
Tra i temi centrali, l’animazione teologica, la formazione e le borse di studio, i progetti di scambio e i partenariati, le finanze e la comunicazione.
Gli 11 membri del Consiglio, in maggioranza eletti nell’Assemblea di Sète, sono rappresentativi delle diverse aree del mondo che fanno parte della Cevaa: l’Africa occidentale e settentrionale con Martine Lawson Late Zinsou (Chiesa metodista del Togo) e Michel Lobo (Chiesa metodista unita della Costa d’Avorio), l’Africa centrale con Jean-Jacques Ndong Ekouaghe (Chiesa evangelica del Gabon) e Suzanne Onambele (Chiesa protestante Cristo Re del Centrafrica), l’Africa Australe e l’Oceano Indiano con Magda Curpanen (Chiesa presbiteriana di Mauritius) e Jean-Louis Zarazaka (Chiesa di Gesù Cristo in Madagascar). La regione Pacifico-America Latina è rappresentata dal vicepresidente Stanley Tetuahiti.
Dall’Europa, erano presenti Berthin Nzonza della Chiesa valdese per l’Italia, Irene Schaerer per la Francia e Martin Burkhard per la Svizzera.
I lavori sono stati aperti dal Segretario generale Célestin Kiki e dal vicepresidente Stanley Tetuahiti, anch’egli pastore della Chiesa protestante Mao’hi (Polinesia francese), in quanto la nuova presidente eletta in ottobre, Henriette Mbatchou, della Chiesa evangelica del Camerun, era impegnata al Sinodo della Chiesa evangelica del Camerun e ha raggiunto i lavori poco dopo.
All’assemblea ha partecipato anche il presidente della Chiesa protestante metodista del Benin (Epmb), il pastore Nicodème Alagbada, che ha espresso la sua gioia di essere presente all’incontro e di riferire della riconciliazione in atto nella chiesa dopo quasi 20 anni di divisioni e contrasti. Nel 2002, ha ricordato Alagbada, quando l’Epmb aveva accolto l’Assemblea generale della Cevaa, «era in piena crisi, a una svolta storica». Oggi le cose stanno cambiando, anche grazie alla mediazione della Cevaa (ne avevamo parlato qui).
La stessa presidente Mbatchou, a pochi giorni dall’apertura dell’incontro, auspicava non soltanto «la partecipazione attiva di tutti con riflessioni costruttive che permettano di avanzare verso delle decisioni, un clima amichevole e una migliore collaborazione», ma anche che «la nostra presenza in Benin in questo momento di riconciliazione partecipi al consolidamento dei legami in questa grande Chiesa metodista».
E non sembravano certo casuali le parole lette poco prima dell’intervento di Nicodème Alagbada dal pastore Stanley Tetuahiti, dall’epistola di Paolo ai Colossesi (1, 21-22): «E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili».