Gli anglicani del Burundi marciano contro la violenza di genere
13 aprile 2017
La chiesa anglicana «pioniera nella battaglia contro le violenze sulle donne»
Diverse centinaia di persone in Burundi hanno preso parte nello scorso mese di marzo alla manifestazione per dimostrare la determinazione a porre fine alla violenza di genere. L’evento è stato organizzato nel capoluogo della provincia di Rumonge, e vi ha partecipato una delegazione della Chiesa anglicana locale guidata dall’arcivescovo Martin Blaise Nyaboho, insieme al vescovo della provincia di Rumonge, Pedaçuli Birakengana, e membri dello staff provinciale e diocesano. Hanno marciato nella lunga processione insieme agli adulti anche diversi bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie.
La manifestazione, avvenuta nella città di Rumonge, si è tenuta in occasione della Giornata internazionale della donna, esprimendo a gran voce questo messaggio: sì ai diritti delle donne, no alla discriminazione e alla violenza contro di loro.
Il responsabile di Christian Aid Burundi e rappresentanti di Care International, così come il Governo e il Parlamento hanno partecipato alla mobilitazione per sollecitare le persone a combattere contro la violenza che colpisce soprattutto le donne e le ragazze.
Dalla fine dell’anno scorso la Chiesa anglicana del Burundi ha cominciato a lavorare con Christian Aid su un programma per mobilitare la gente e porre fine al fenomeno, presente nelle stesse comunità, come ha spiegato la coordinatrice del dipartimento provinciale contro la violenza di genere, la reverenda Jeanne Françoise Ndimubakunzi: «La violenza si verifica nelle comunità, quindi la lotta contro di essa dovrebbe focalizzarsi innanzitutto su di loro, per renderle consapevoli della questione e far loro capire perché la violenza di genere deve essere sradicata».
Per portare questo cambiamento, si stanno formando dieci persone in ogni area di tutti i comuni della provincia di Rumonge, per guidare la battaglia nelle rispettive comunità. Il loro ruolo sarà di formare e mobilitare la popolazione, sostenendo e aiutando le vittime e garantendo il pieno rispetto dei loro diritti.
Il responsabile di Christian Aid Burundi, presente alla manifestazione, ha dichiarato che le donne meritano più rispetto e supporto, considerando il loro ruolo nella famiglia e nella società. «Non possiamo pensare di sviluppare la nostra società se le donne sono lasciate indietro» ha detto. Ha inoltre ringraziato l’ambasciata britannica, che ha garantito fondi per aiutare i partner di Christian Aid a formare e sensibilizzare le persone per costruire una società basata sugli stessi diritti per uomini e donne.
Il governatore di Rumonge e le rappresentanti del Women’s Forum hanno ringraziato la Chiesa anglicana del Burundi per il suo ruolo nella causa dei diritti delle donne e della giustizia sociale. Il governatore ha descritto la Chiesa anglicana del Burundi come «pioniera in questa battaglia contro la violenza di genere».
L’arcivescovo Martin Blaise Nyaboho ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per fermare questo fenomeno, e ha detto che il coinvolgimento delle chiese e di tutti gli altri partner avrà certamente un impatto positivo nella lotta alla violenza di genere: «Siamo consapevoli dell’importanza delle donne nella nostra società. Sappiamo quant’è problematica la questione di genere, ma il risultato che vogliamo ottenere è una società in cui uomini e donne diranno “Insieme possiamo farcela”», citando lo slogan dell’iniziativa.