Germania. Il neo-presidente Steinmeier evangelico impegnato
16 febbraio 2017
Il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, eletto presidente della Repubblica federale tedesca, non ha mai nascosto il ruolo che la sua fede evangelica ha avuto nell’impegno in politica
Dopo Gauck, Steinmeier. Ad un pastore luterano segue un protestante convinto. Il ministro degli esteri tedesco, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, eletto dall’assemblea federale tedesca a presidente della Repubblica, non ha mai nascosto la sua fede evangelica.
«Essere cristiani e fare politica: mi succede spesso di riflettere sul senso di questo binomio», dichiarava Frank-Walter Steinmeier alla vigilia del Cinquecentenario della Riforma protestante alla rivista “Chrismon”, inserto delle chiese evangeliche ogni mese in edicola con alcuni tra i maggiori quotidiani tedeschi. “Come cristiano sono responsabile delle mie azioni, ma anche delle mie non-azioni”. Citando l’evangelo di Matteo sul Giorno del Giudizio (25,42–45): «Quando ti abbiamo visto affamato, assetato, forestiero, nudo, malato o in prigione e non ti abbiamo aiutato? – In verità, vi dico che tutto quel che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l’avete fatto a me», Steinmeier ne sottolineava l’ammonimento indirizzato ai cristiani: «quello cioè, di non rimanere a guardare, o addirittura di girare le spalle a chi è nel bisogno». Per Steinmeier la Riforma rappresenta in questo senso un cambio di prospettiva nel rapporto tra i cristiani e il mondo: «Il messaggio di Lutero era chiaro: immischiatevi! La vostra responsabilità davanti a Dio e davanti al mondo è da prendere sul serio! E’ questo che ancora oggi mi appassiona della Riforma e di Lutero: l’invito ad ogni singolo individuo a battersi nel qui ed ora a favore dell’amore e non dell’odio, della riconciliazione e non del conflitto».
Ma la fede evangelica non è mera partecipazione, per Steinmeier è anche “indirizzo” per il nostro agire: «ci chiama ad avere delle convinzioni, e a difenderle, ci chiama a porre domande e a fare buon uso della nostra ragione – e ci chiama a non perdere la pazienza».
Non appena eletto, nel suo discorso all’assemblea federale ha esortato ad “avere coraggio”. «Quando il fondamento della democrazia altrove vacilla – ha aggiunto -, allora noi dobbiamo restare saldi di fronte a questo fondamento». Il dodicesimo presidente della Repubblica federale tedesca sarà insediato il prossimo 19 marzo al palazzo presidenziale, il “Schloss Bellevue”, a Berlino.