Obama ultimo atto: alcuni luoghi simbolo diventano monumenti nazionali
20 gennaio 2017
Alcune chiese battiste «testimoni dell’eroismo di chi ha lottato per la libertà»
In uno dei suoi ultimi atti ufficiali, il presidente Usa uscente Barack Obama ha classificato come “monumento nazionale” alcuni luoghi simbolo di Birmingham (Alabama), città che negli anni Sessanta fu una delle “capitali” delle lotte per i diritti civili della comunità nera.
Il provvedimento proteggerà il celebre A.G. Gaston Motel dove il pastore Martin Luther King e gli altri leader del movimento fissarono il loro quartier generale durante la campagna del 1963; il Kelly Ingram Park, nei cui pressi la polizia scatenò cani rabbiosi contro i manifestanti; e la Chiesa battista della sedicesima Strada, dove sempre nel 1963 quattro ragazze afroamericane morirono a seguito di un’esplosione provocata da una dozzina di candelotti di dinamite che i membri del Ku Klux Klan avevano piazzato all’esterno della chiesa. «Questo nuovo monumento nazionale fortifica il posto che Birmingham occupa nella Storia americana e dà voce a un luogo degli afroamericani in questa Storia», ha dichiarato, soddisfatto, il pastore della chiesa Arthur Price Jr. Ma il provvedimento di Obama riconosce il ruolo svolto anche da altre chiese della città: ad esempio la Bethel Baptist Church, sede del movimento cristiano per i diritti umani, e la St. Paul United Methodist Church, da cui partì la marcia che venne poi interrotta dall’increscioso episodio dei cani.
Nell’annunciare il provvedimento, giovedì 12 gennaio Obama ha dichiarato che i nuovi siti storici «costituiscono testamento dell’eroismo di tutti coloro che hanno lavorato duramente per far avanzare la causa della libertà». «La storia afroamericana è storia americana e questi monumenti testimoniano la vita di persone che sono state in prima linea nel cammino della nostra nazione verso una sempre più perfetta unione», gli ha fatto eco, nelle ultime ore del suo mandato, la Segretaria agli Interni Sally Jewell.
Gli ultimi simbolici gesti di un presidente che per otto anni ha cercato di dare voce all’America liberal e multietnica sono giunti a ridosso del Martin Luther King Day, il giorno dedicato alla memoria del pastore battista, leader della lotta per l’uguaglianza razziale, che ogni anno si festeggia nel terzo lunedì di gennaio. Ovvero oggi.