Ecumenismo. La riconciliazione il tema della Settimana di preghiera per l’unità 2017
22 dicembre 2016
Il materiale, preparato dalle chiese in Germania, nell’anno del Cinquecentenario della Riforma
«L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione». E’ questo testo della Seconda lettera di Paolo ai Corinti (5:14-20) a far da guida alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (Spuc) 2017, come di consueto in agenda dal 18 al 25 gennaio. Promossa congiuntamente dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani (Pcpuc), la Settimana di quest’anno è stata preparata dai cristiani tedeschi con in mente il Cinquecentenario della Riforma protestante apertosi ufficialmente lo scorso 31 ottobre a Lund (Svezia), in una commemorazione ecumenica a cui ha partecipato papa Francesco. Come si legge nell’introduzione al materiale liturgico omiletico preparato per l’occasione, «le chiese in Germania hanno deciso di commemorare l‘anniversario quale Christusfest (una celebrazione ecumenica di Cristo). La Riforma è stata l‘occasione per una rinnovata attenzione alla salvezza per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo. Gioiamo della salvezza data da Dio nella croce di Cristo, che supera la divisione e ci raduna insieme. Questa celebrazione confessa pubblicamente i peccati di divisione che sono seguiti alla Riforma e chiede perdono per essi. Il culto celebrerà Cristo e la sua azione di riconciliazione, che muove i cuori dei cristiani divisi a diventare ambasciatori di Cristo e ministri di riconciliazione». L’edizione italiana del materiale della Spuc è pubblicato dalla Società biblica in Italia (Sbi) e si apre con una presentazione firmata congiuntamente dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei); da mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso; e dal metropolita Gennadios, arcivescovo della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e di Malta ed Esarcato per l’Europa meridionale.