Crescere insieme in Cristo
12 settembre 2016
Da circa 15 anni prosegue la collaborazione tra il Movimento pentecostale mondiale e il Consiglio ecumenico delle chiese
Il past. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), è intervenuto nel corso della giornata di apertura della 24a Conferenza mondiale pentecostale, a San Paolo, Brasile, il 7 settembre scorso.
«Dobbiamo ricordare a noi stessi che lo Spirito Santo è il datore di vita, attivo nella creazione dall’inizio fino ad oggi. Lo Spirito Santo sostiene ogni giorno noi e tutte le creature», ha detto.
«Il mondo ha disperatamente bisogno di persone come voi che credono nel potere trasformativo dello Spirito Santo per investire nel futuro del mondo per i nostri figli».
«Poiché i Pentecostali credono nella forza dello Spirito Santo, vi invito a pregare e a prendervi cura della creazione di Dio», ha aggiunto Tveit.
Hanno partecipato al raduno mondiale pentecostale anche i rappresentanti del Forum cristiano mondiale, dell’Alleanza evangelica mondiale, del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e della Federazione luterana mondiale.
«Voi Pentecostali siete stati coraggiosi nel predicare che il Vangelo di Gesù Cristo è un messaggio di trasformazione. Avete sottolineato con forza che la nostra fede significa sperare di più di quello che possiamo vedere in questo momento», ha affermato il segretario generale del Cec.
Tveit ha espresso gratitudine per la proficua collaborazione che da circa 15 anni prosegue tra il Cec e la Pentecostal World Fellowship (Pwf), «in particolare attraverso il Forum cristiano globale, ma anche attraverso la vostra partecipazione alla nostra assemblea a Busan».
«Il gruppo consultivo congiunto ha contribuito a nutrire il nostro crescere insieme in Cristo. Esso continuerà negli anni a venire, esaminando come lo Spirito Santo sta lavorando nella chiesa per formare discepoli che trasformano il mondo», ha detto Tveit.
Il past. Isak Burger, ex vice presidente della Pwf, ha sottolineato che «negli ultimi dieci anni c’è stata una apertura e un riconoscimento crescenti del maggior valore del corpo di Cristo, e del fatto che noi, come movimento pentecostale, non siamo la chiesa, ma noi siamo parte della Chiesa», ha detto.
Burger, che è stato un membro del Comitato consultivo della Pwf dal 1993, ha anche detto che «i momenti condivisi a San Paolo con i rappresentanti dei principali organismi ecumenici sono parte di un significativo processo verso il riconoscimento del più ampio corpo di Cristo».
Nel suo discorso, Tveit ha ricordato anche «una nuova era di reciproco riconoscimento» tra i movimenti pentecostale ed ecumenico, dicendo che sono vincolati dalla fede a camminare insieme, a pregare insieme e a servire insieme, se si vuole essere veramente una risposta alla preghiera di Cristo «che tutti siano una cosa sola, perché il mondo creda» (Gv 17, 21).
«Spero che ascolteremo insieme ciò che lo Spirito ci chiama a diventare oggi. Le chiese del mondo hanno bisogno di enfatizzare maggiormente – come fate voi — la nostra fede nello Spirito Santo. Il mondo ha bisogno della nostra fede nello Spirito Santo per credere che cambiare in meglio è possibile», Tveit ha concluso.