Pronta a Partire la nuova Fondazione per l’islam di Francia
05 settembre 2016
Dovrebbe essere inaugurata a ottobre: non riceverà donazioni dall’estero. Perplessità di alcuni esponenti del mondo musulmano
La Fondazione per l’islam di Francia, che sostituirà la Fondazione delle opere dell’islam di Francia (Foif) fondata nel 2005 da Dominique de Villepin, sembra in dirittura d’arrivo: nonostante alcune titubanze, dovrebbe essere inaugurata a ottobre, come ha dichiarato il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve.
La nuova fondazione si pone l’obiettivo di costruire «un islam di Francia ancorato nel rispetto dei valori della Repubblica» e di «correggere gli errori del passato»: su questo si sono dichiarati d’accordo sia Cazeneuve che il presidente del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) Anouar Kbibech, un intento particolarmente importante oggi in Francia, paese attraversato dalla paura degli attacchi dei fondamentalisti e alle prese con l’importante sfida di far coesistere la laicità e il rispetto per tutte le religioni.
Mentre la fondazione precedente aveva come missione la costruzione e la gestione dei luoghi di culto, questa prenderà in carico lo sviluppo della ricerca sull’islam, e sosterrà i progetti che facilitino la conoscenza della religione e della cultura musulmana. Il modello a cui si ispira è quello delle fondazioni di utilità pubblica già esistenti, come quella ebraica o protestante. Sarà presieduta in modo transitorio dall’anziano ministro dell’Interno Jean-Pierre Chevènement.
Alla fondazione laica sarà affiancata la creazione di una associazione cultuale, a cui lo Stato non prenderà parte: sarà amministrata esclusivamente da membri di religione musulmana e si occuperà della formazione teologica degli imam e della costruzione delle moschee. In ogni caso nessuna delle due potrà ricevere donazioni dall’estero, giudicati incompatibili con il progetto di un islam repubblicano.
La trasparenza dei finanziamenti è particolarmente sentita in Francia, e il dibattito in proposito è cresciuto dopo gli ultimi attentati: l’attacco del 14 luglio scorso a Nizza ha convinto il premier Manuel Valls e il presidente della Repubblica François Hollande a premere sull’acceleratore per concludere l’iter della nuova fondazione, nella convinzione che è «urgente aiutare l’islam di Francia a sbarazzarsi degli elementi che la minano dall’interno». Fretta che tuttavia non ha convinto diversi rappresentanti del mondo musulmano, che hanno ribadito che i tempi della politica non sono quelli di un progetto spirituale di questo tipo.
Il budget iniziale, proveniente da finanziatori pubblici e privati francesi, sarà di 5/6 milioni di euro.