Resistere!
Un giorno una parola – commento a 1 Corinzi 16, 13
Il Re d’Israele, il Signore, è in mezzo a te, non dovrai più temere alcun male
Sofonia 3, 15
Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi con coraggio, fortificatevi
1 Corinzi 16, 13
Nella torre di Constance a Aigue Morte in Francia, nella cella in cui fu segregata per 38 anni al tempo delle persecuzioni dei protestanti (XVII secolo e prima metà del XVIII secolo), Marie Dunant, che si era rifiutata di abiurare la fede evangelica, aveva inciso con nella pietra della sua cella l’appello: resistere.
L’esortazione dell’apostolo Paolo ha richiamato alla mia mente la storia di una donna, Marie Dunant, che ha resistito con fede, fermezza, coraggio e forza al potere assoluto e violento del suo tempo.
Per grazia di Dio, quei tempi in Europa sono ormai un ricordo, sebbene in Italia non esista ancora una legge specifica che garantisca la libertà religiosa. Tuttavia, nel mondo ci sono ancora numerosi Paesi in cui la discriminazione e la persecuzione religiose sono presenti e, le vittime, in molti casi cristiane, rischiano ogni giorno la vita a causa della loro fede.
La persecuzione religiosa è particolarmente odiosa, perché mira a negare la libertà della coscienza della persona, privandola della sua identità più intima, spesso nel nome di un Dio, altrimenti creduto.
L’apostolo esorta le cristiane e i cristiani di Corinto a non smarrirsi di fronte alle avversità, anche le più dure. La nostra vita è sempre esposta a prove e difficoltà che possono travolgerci e annientarci. Non è agevole resistere e impedire alla paura di dominarci quando la vita nostra e delle persone a noi care è minacciata. La sorgente del coraggio, tuttavia, non risiede in noi, bensì nelle promesse del Signore che ci sostiene e ci dona la capacità di resistere. L’amore è la forza irresistibile che ci permette di affrontare anche le situazioni estreme. La Chiesa è il luogo della condivisione della fede, della speranza e dell’amore, essa è realtà di comunione che, per grazia del Signore, può resistere a innumerevoli prove. Il Signore sa soccorrerci e ci consente di realizzare relazioni fraterne nella reciproca consolazione.