Madagascar, duplice emergenza: sanitaria e nutrizionale
23 giugno 2016
L’attività del Centro medico di Andakana
È un vero piacere per l’Associazione «Raharimalala Dia Fanantenana Onlus» (Ardf) ritrovarvi su questa pagina di Riforma. Come già sapete la struttura del Centro medico di Andakana è completata e ora si lavora per renderlo operativo affinché eroghi cure e assistenza sanitaria ai bisognosi.
Durante la sua ultima permanenza in Madagascar, il presidente di Ardf Onlus e il responsabile sanitario locale hanno rilevato dati preoccupanti che non permettono di risolvere i problemi di salute senza prendere in considerazione un altro fatto grave: la denutrizione, che colpisce soprattutto i più deboli (donne, bambini e anziani). È emersa così la necessità di agire contemporaneamente sull’emergenza nutrizionale e sanitaria, perché un buon farmaco in un corpo denutrito non funziona.
Questa priorità ha portato Ardf Onlus a rivedere la sua strategia operativa, reimpostando il suo programma di lavoro nel Centro Medico di Andakana. La struttura interna del centro è idonea a gestire questa necessità e progetti di formazione, quindi possiamo procedere senza difficoltà. La nuova sfida rende i nostri impegni sociali più gravosi, ma li affrontiamo con consapevolezza.
Viene spontaneo chiedersi perché dei problemi di sanità, denutrizione e carestia, che attualmente colpiscono quasi tutto il Madagascar, non si faccia parola nei media europei e poco o nulla si sappia in Italia. Il Madagascar, nell’immaginario comune, è un’oasi del turismo; ma pochi sanno che è anche uno dei Paesi più poveri nel Mondo pur non essendo coinvolto in guerre (i dati in proposito si ricavano da Cdfa – California Department of Food and Agriculture – , Fao, Bad).
Le cause della povertà possono ricercarsi nella natura e nell’essere umano. I cambiamenti climatici producono fenomeni violentissimi e devastanti: piogge, cicloni, inondazioni, crolli, frane hanno reso inutilizzabili le già precarie vie di comunicazione, impedito i soccorsi ai sinistrati, distrutto la quasi totalità dei raccolti annuali di un popolo tradizionalmente agricolo, spingendolo verso l’attuale stato di miseria.
D’altro canto, e queste sono le responsabilità dell’uomo, da due anni (fine 2014) il Paese è ritornato nell’assetto costituzionale ma, malgrado le solite promesse pre-elezioni, i governanti tutto fanno fuorché il bene del popolo. Le lotte politiche (poteri, poltrone, soldi ecc.) bloccano la ripresa e lo sviluppo del Paese come riportato regolarmente dai media locali. I pochi ma potenti ricchi pensano solo ai loro interessi e a quelli del loro entourage. Il resto, cioè la maggior parte del popolo, si barcamena nel quotidiano.
La comunità internazionale, che ha fortemente voluto il ritorno del Paese all’ordine costituzionale (condizione necessaria per sbloccare gli aiuti), attualmente cerca di concludere accordi soprattutto finanziari, mandando in Madagascar autorevoli rappresentanti di Fmi, UE, Bad (a metà maggio il segretario dell’Onu Ban Ki Moon in persona): senza esito concreto. Inoltre chiede ai governanti locali di dare prova di buona volontà investendo nelle infrastrutture, ma questi hanno difficoltà a procedere per mancanza di fondi. Ricordiamo che questo Paese dal 2009 al 2014, con il governo di transizione, non ottenne nessun aiuto estero e si è autogestito con le sole risorse interne. Pensiamo che questo sia uno dei fattori che lo ha portato all’attuale stato di miseria.
Per fortuna in mezzo a questo disastro ci sono gli operatori sociali e assistenziali malgasci e esteri, tra i quali ViM Onlus (Volontari italiani per il Madagascar), sul cui impegno concreto, malgrado le tante difficoltà, i poveri possono ancora contare. Ardf Onlus è orgogliosa di farne parte.
Il centro medico di Andakana di Ardf Onlus porterà avanti contemporaneamente due forme di assistenza: sanitaria e nutrizionale. Consapevole del fatto che da sola non ce la farebbe, Ardf chiede la collaborazione di altri. Confida nella generosità di quelli che non desiderano rimanere indifferenti. A coloro che sentono il bisogno di condividere questo progetto, fin da ora vanno i nostri sinceri ringraziamenti.
Per chi volesse fare una donazione, i dati che la renderebbero detraibile e deducibile indicando come causale: «Donazione Liberale a ONLUS» sono:
BPER BANCA IBAN: IT63 H05387 12900 00000 2057569; BOLLETTINI PPTT: 1006670655.