Appartenenza religiosa e organizzazione ecclesiastica
22 marzo 2016
Cattolici e valdesi nell'alta val Chisone: i convegni storici del Laux
Il nono volume di atti dell’annuale convegno del Laux* raccoglie contributi importanti che riguardano un abbondante mezzo secolo di nuovo assetto del confronto tra protestantesimo riformato e cattolicesimo nel territorio chiave delle Valli (la val Chisone, in particolare, per il suo ruolo geografico di testa di ponte francese verso la pianura piemontese), focalizzando l’interesse nel rapporto tra l’appartenenza religiosa della popolazione e la costruzione di forme ecclesiastiche nuove. Nuova fu la forma istituzionale delle comunità riformate, tanto rispetto alla sua contiguità critica del valdismo tardomedievale nei confronti della vita comunitaria cattolica, quanto rispetto alla popolazione cattolica delle Valli convertita nell’ondata della predicazione pubblica da parte dei ministri riformati. Nuova fu pure la forma che le parrocchie cattoliche, che vedevano la loro forma tradizione di legame con il territorio e con la popolazione messa in crisi e, di contro, erano sostenute da un ruolo politico di presenza garantita e dai nuovi stimoli spirituali provenienti dai dettami tridentini, che pure si affermarono nella vita della popolazione cattolica più lentamente di quanto normalmente si consideri.
Il volume nel suo complesso presenta degli indiscutibili meriti. Il primo, e più importante, è la fruibilità di fonti e documenti in appendice agli scritti, particolarmente riguardo al rapporto tra fede e resistenza armata nella genesi della dottrina del diritto di resistenza che vide negli avvenimenti delle Valli un’anteprima delle trentennali guerre di religione in Francia. Significativo è il fatto che l’unico contributo di carattere biografico riguardi il pastore Martin Tachard, combattivo e combattente predicatore attivo nella val Chisone e organizzatore di milizie di pronto intervento attive anche nei territori sabaudi.
Come in altri territori che vedevano la presenza comune delle due confessioni religiose, la convivenza imposta dall’autorità politica (nonché dal buon senso della popolazione) non fu affatto pacifica. La convivenza fu problematica, concorrenziale, addirittura conflittuale. Tuttavia, vi furono tracce di una convivenza tollerante che, più che anticipare il secolo dei lumi, pareva affermare l’antico spirito alpino per il quale il popolo agiva da soggetto politico, imponendo la reciproca tolleranza tra le due fedi. La concordata coabitazione dei due culti nella chiesa di Chiomonte dal 1562 fu una fortunata eccezione che andava in questa direzione.
La raccolta mantiene il valore dell’osservazione di storia locale in stringente rapporto con la storia europea ed esprime adeguatamente il livello della ormai solidamente storica iniziativa dei convegni del Laux. È storia fatta in provincia, ma non storia di provincia. Per chi ama la storia valdese e la storia della Riforma in Italia, offre contributi stimolanti e importanti.