Il Christian Post ha criticato aspramente Trump
02 marzo 2016
Il noto sito cristiano evangelico ha affermato che il candidato repubblicano non rappresenta gli interessi degli evangelici
Senza mezzi termini in un editoriale del Christian Post, popolare sito web di notizie cristiane, vengono espresse aspre critiche su Donald Trump, e si incoraggiano i lettori a prendere le distanze dal candidato repubblicano.
L’insolita presa di posizione politica è definita dai redattori un’eccezione «perché Trump è eccezionalmente sgradevole».
Il candidato repubblicano, favorito a vincere la nomination come candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d’America, «afferma di parlare a nome degli evangelici e di rappresentare i loro interessi», si legge nel pezzo. Ma «la responsabilità morale che abbiamo verso i nostri lettori ci obbliga a chiarire che Donald Trump non rappresenta gli interessi degli evangelici e sarebbe un leader pericoloso per il nostro paese».
Secondo i redattori uno dei principali difetti di Trump è di «non aver mai chiesto perdono».
«Ci sono alcune azioni non negoziabili necessarie per diventare un cristiano: la persona deve pentirsi dei propri peccati e seguire Cristo come Signore e Salvatore. Trump non parla mai in questi termini».
L’articolo prosegue con un durissimo attacco a tutto campo contro il candidato alla presidenza e miliardario newyorkese. «Trump è un misogino e donnaiolo. Egli svilisce le donne e le minoranze. Le sue forme preferite di comunicazione sono insulti, oscenità e falsità. I cristiani sono colpevoli di tutti questi peccati, ma noi, a differenza di Trump, riconosciamo i nostri peccati, chiediamo perdono e cerchiamo di riparare agli errori con l’aiuto dello Spirito Santo e della nostra comunità dei credenti».
L’articolo inoltre afferma che Trump promette molte cose che non potrà assolutamente garantire, e «la parte più spaventosa è la volontà dichiarata di Trump di ignorare l’autorità della Corte suprema, il Congresso e la Costituzione degli Stati Uniti se dovesse diventare presidente».
Dopo aver citato la precedente carriera di Trump e i suoi contatti con ambienti vicini o contigui alla criminalità organizzata newyorkese, l’articolo si conclude con un appello che è una chiara dichiarazione di voto: «Questo è un momento critico nella storia americana, invitiamo tutti i cristiani a pregare per il pentimento personale, il perdono divino e il risveglio spirituale della nostra nazione. Questo non è il momento di Donald Trump».