8 milioni di dollari di aiuti alimentari nell'Ucraina orientale
19 febbraio 2016
L’agenzia umanitaria avventista costruisce anche case e fornisce acqua potabile alla popolazione in difficoltà
Fonte ARnews/Notizie Avventiste
L’Agenzia avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (Adra) ha distribuito 8 milioni di dollari di alimenti, lo scorso anno, a più di centomila sfollati in seguito ai combattimenti nell’Ucraina orientale, e prosegue il suo impegno umanitario mentre una calma precaria circonda la regione.
Il coordinamento ucraino di Adra, operando in collaborazione con il World Food Program delle Nazioni Unite, ha distribuito i prodotti alimentari agli sfollati provenienti dalle regioni Donetsk e Lugansk dove, da aprile 2014, oltre 9.000 persone sono morte negli scontri tra separatisti e forze ucraine
Anatoly Begas, direttore di Adra Ucraina, ha spiegato che gli aiuti alimentari sono stati distribuiti alle fasce più vulnerabili della società: famiglie numerose, famiglie monoparentali, bambini disabili, donne incinte, anziani e persone con malattie croniche.
«Lavoriamo con varie organizzazioni internazionali, tra cui il World Food Program, con le quali abbiamo aiutato più di centomila persone nel 2015», aveva affermato Begas in una conferenza stampa tenuta alla fine dell’anno a Kiev. Tra gli altri partner di Adra in Ucraina ricordiamo l’Unicef e il Ministero degli Esteri tedesco.
Giancarlo Stopponi, responsabile del World Food Program delle Nazioni Unite in Ucraina, ha detto che la loro attività non è stata solo di assistenza ad alcuni dei circa 1,3 milioni di persone che hanno dovuto affrontare la crisi alimentare durante il conflitto, ma ha anche sostenuto l’economia ucraina. Stopponi, parlando accanto a Begas, ha infatti spiegato che il programma utilizza i soldi dei paesi donatori per comprare alimenti prodotti localmente.
Più di 350.000 persone hanno ricevuto assistenza alimentare da quando l’agenzia ha iniziato la sua attività nell’Ucraina orientale. Ma le Nazioni Unite e Adra hanno distribuito alimenti solo nelle aree controllate dalle autorità ucraine, ha aggiunto Stopponi, dato che i separatisti non hanno autorizzato le organizzazioni umanitare a lavorare nei loro territori.
Adra assiste gli sfollati fin dall’inizio del conflitto scoppiato nell’Ucraina orientale e la sua opera di soccorso è andata ben oltre la distribuzione di cibo. Grazie a un progetto di ricostruzione delle case, più di mille famiglie hanno potuto ritornare nelle loro abitazioni danneggiate dagli scontri e che Adra ha provveduto a riparare.
Inoltre, l’agenzia umanitaria avventista ha istituito 20 postazioni di filtraggio dell’acqua, nelle chiese e in altri luoghi frequentati, come parte di un progetto finanziato da maggio a novembre 2015. Durante questo periodo, seimila persone hanno ricevuto 112.500 litri di acqua potabile.
«Facciamo notare che le postazioni che erogano acqua potabile continuano a funzionare e a fornire acqua a chi ne ha bisogno», ha informato la Chiesa cristiana avventista ucraina, in una dichiarazione alla fine di gennaio.
Nel progetto, realizzato in collaborazione con il coordinamento tedesco di Adra e con 330.000 euro di finanziamenti del Ministero degli Esteri tedesco, l’agenzia ha distribuito anche 10.500 kit per l’igiene personale a 8.000 famiglie e offerto assistenza psicosociale a 3.480 persone.
Nei primi mesi del 2015, Adra ha lavorato con l’Unicef per distribuire 68.000 bottiglie d’acqua da sei litri.
La tregua del 2015 ha messo fine ai pesanti combattimenti in Ucraina orientale, ma molti degli 1,5 milioni di persone, che secondo le Nazioni Unite sono sfollati a causa del conflitto, restano senza casa o vivono in condizioni precarie. L’Onu stima che questo conflitto ha lasciato 5 milioni di individui, di cui 1,7 milioni sono bambini, bisognosi di aiuti umanitari.