Separazione consensuale tra Larycia Hawkins e il Wheaton College, Chicago
08 febbraio 2016
La docente era stata sospesa per aver dichiarato che i musulmani e cristiani adorano lo stesso Dio
Ognuno andrà per la propria strada. Questo l’esito della «complessa e dolorosa» controversia nata tra Larycia Hawkins, docente di scienze politiche, e il Wheaton College, di Chicago, nota università evangelica di orientamento liberale. La docente era stata criticata – e poi sospesa – per aver indossato un hijab durante l’Avvento in solidarietà con i musulmani e, soprattutto, per aver dichiarato che i musulmani e cristiani adorano lo stesso Dio.
L’università e la professoressa hanno annunciato di essere giunti ad un comune accordo.
Il presidente del Wheaton College, dr. Philip Ryken ha detto: «Il Wheaton College apprezza sinceramente il contributo che la dottoressa Hawkins ha dato a questa istituzione nel corso degli ultimi nove anni. Siamo grati per il suo insegnamento appassionato, per il servizio alla comunità e il tutoraggio dei nostri studenti».
Da parte sua, la Hawkins ha detto: «Apprezzo e ho grande rispetto per le procedure che il Wheaton College utilizza nella sua missione, nei programmi, e nella scelta dei suoi dipendenti e studenti».
In una dichiarazione congiunta entrambi affermano di condividere l’impegno per la cura degli oppressi e degli emarginati, compresi coloro che sono emarginati a causa del loro credo religioso, e il dialogo rispettoso con le persone di altre fedi o nessuna fede. «Mentre si intraprendono strade separate, sia il Wheaton College che la dottoressa Hawkins desiderano il meglio per l’altro nel lavoro che svolgeranno».
Entrambi interverranno ad un culto di riconciliazione che si svolgerà martedì presso la cappella del College, mentre mercoledì 10 febbraio terranno una conferenza stampa congiunta a Chicago.
Stanton Jones, rettore di Wheaton, ha affermato che il procedimento contro la Hawkins sarebbe stato avviato non tanto per il velo indossato, quanto per aver dichiarato che musulmani e cristiani adorano lo stesso Dio.
L’evangelista Franklin Graham è stato tra coloro che più hanno criticato la professoressa: «Questo non è un problema da poco. L’Islam nega che Dio ha un Figlio. I musulmani negano che Gesù è Dio. Non credono in un Dio Uno e Trino - Padre, Figlio e Spirito Santo. Posso dire che l’Islam e il cristianesimo chiaramente non adorano lo stesso Dio. È profondamente preoccupante che il Consiglio di facoltà sostenga questa docente autorizzata a insegnare agli studenti».
La Hawkins, che aveva scritto sul suo profilo Facebook di esprimere solidarietà ai musulmani, «perché essi, come me, che sono cristiana, sono persone del libro», in un’intervista rilasciata a ChristianToday ha risposto alle critiche di Graham, affermando: «Samaritan’s Purse, l’organizzazione guidata da Franklin Graham, ha dimostrato grande compassione e cura per i rifugiati musulmani in Europa, dove i loro volontari stanno lavorando instancabilmente per fornire aiuti umanitari. Ammiro gli sforzi di amore e cura che l’organizzazione sta dando ai musulmani ed è stato per motivazioni simili che ho scelto di indossare un hijab durante l’Avvento».
Il caso sorto al Wheaton College sarebbe un ultimo esempio del più ampio scisma in atto all’interno del mondo evangelicale, tra una linea più fondamentalista e un’altra più liberale.
In un’intervista rilasciata a The Wheaton Record, la Hawkins ha detto: «Quando sono entrata nella comunità del Wheaton College ho dato il mio assenso alla dichiarazione di fede, accettando di lavorare presso un istituto cristiano di arti liberali il cui scopo non è quello di dare certezze ma di vivere la tensione legata a questioni difficili, incluse quelle teologiche».
Si pensava che le questioni sulla libertà di parola fossero sepolte in un passato ormai lontano e invece si ripropongono vive e vegete anche in un istituto superiore di orientamento liberale. Secondo la Hawkins la vicenda «influenzerà la cultura del campus, la libertà accademica relativa a ciò di cui si può discutere o meno. In gioco c’è la libertà di pensiero: «è deplorevole che in un istituto di arti liberali si pensi che alcune idee sono pericolose».