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I leader copti chiedono la fine della legge sulla blasfemia in Egitto

Secondo i dati della Commissione USA sulla libertà religiosa internazionale (Uscirf) le accuse di blasfemia sono aumentate dal 2011 ad oggi

I leader cristiani in Egitto hanno condannato la legge sulla blasfemia vigente nel paese, che secondo loro è utilizzata per colpire la comunità copta.

In un recente forum sui diritti delle minoranze delle Nazioni Unite svoltosi a Ginevra, i rappresentanti di alcune organizzazioni copte hanno presentato le loro istanze. In particolare Medhat Kedlada, capo dell’Unione delle organizzazioni copte europee, ha riferito che in un paese ormai libero dal dominio dei Fratelli Musulmani non ci dovrebbe essere posto per una legge sulla blasfemia. Eppure l’attuale legislazione in Egitto impone anche che le chiese non possono essere costruite nei pressi di scuole, villaggi, ferrovie, aree residenziali e uffici governativi.

Storicamente l’Egitto è stato teatro della violenza settaria contro i cristiani, ma l’attuale presidente della Repubblica egiziana, Abdel Fattah al-Sisi, ha affermato che per affrontare l’estremismo è necessaria una «rivoluzione religiosa». Come parte dell’impegno a porre fine all'intolleranza religiosa in tutto l’Egitto, egli è stato il primo dei leader del paese ad aver preso parte l’anno scorso alla Messa cristiana copta svoltasi la vigilia di Natale.

Tuttavia, la Commissione USA sulla libertà religiosa internazionale (Uscirf) quest’anno ha rilevato che il governo egiziano «non ha adeguatamente protetto le minoranze religiose, soprattutto i cristiani copti ortodossi e le loro proprietà, dalla violenza sistematica».

La Commissione ha inoltre condannato «le leggi e le politiche discriminatorie e repressive che limitano la libertà di pensiero, di coscienza e di religione o di credo», in particolare

la legge sulla blasfemia usata per «detenere, perseguire e incarcerare i membri dei gruppi religiosi le cui pratiche si allontanano dal credo islamico maggioritario».

Inoltre la Uscirf ha rilevato che le accuse di blasfemia sono aumentate in seguito alla Rivoluzione egiziana del 2011, e questo dato non è cambiato sotto la guida dell’attuale presidente Abdel Fattah al-Sisi.

Fonte: ChristianToday

Foto "Coptic Orthodox Cathedral, Abbasyia, Cairo" by Ashashyou - Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.

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