Le donne evangeliche fra Myanmar e vergogne nostrane
13 novembre 2015
Due lettere: una di felicitazioni per la vittoria elettorale di Aung San Suu Kyi e una al ministro Orlando in merito allo sconto di pena del ragazzo che ha ridotto la povera Chiara in stato vegetativo
Doppia iniziativa della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei). La prima è il messaggio mandato tramite telegramma all'Ambasciata della Repubblica dell'Unione di Myanmar (Birmania) a Roma, indirizzato a Aung San Suu Kyi: «A nome della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) desidero formularle gli auguri più sinceri ed entusiastici per questa sua vittoria elettorale. Lei costituisce un esempio e un punto di riferimento per milioni di donne nel mondo. Continueremo a sostenerla con empatia e a seguire a distanza, in preghiera, il suo lavoro», sono le parole della presidente della Fdei, Dora Bognandi.
La seconda iniziativa è una lettera firmata dalla stessa presidente indirizzata all'onorevole Andrea Orlando, ministro della giustizia, in merito allo sconto di pena a favore di Maurizio Falcioni, colpevole di aver aggredito violentemente Chiara Insidioso lasciandola in stato vegetativo. «E' vero che la giustizia deve tendere alla riabilitazione di chi l'ha violata – scrive la presidente Bognandi – ma è anche vero che possono esserci altre modalità per aiutare la persona a redimersi. Ci uniamo perciò a tutti coloro che chiedono che lo sconto di pena non si applichi a chi commette volontariamente omicidio o lesioni particolarmente gravi, unendoci alla petizione online di Iole Natoli».