In Vietnam nuove contestazioni alla legge sulle religioni
09 novembre 2015
Varie organizzazioni internazionali chiedono di ripensare una norma restrittiva e discriminante
Con un comunicato pubblicato il 3 novembre una ventina di Ong internazionali ha invitato il governo vietnamita a ripensare in toto il progetto di legge sulle credenze e le religioni.
E’ infatti in dirittura d’arrivo l’iter che porterà a questa nuova norma, già indicata dai responsabili delle chiese e dalle organizzazioni umanitarie come fortemente discriminante.
«Sebbene il progetto miri apparentemente a riconoscere la libertà di fede dichiarando fra l’altro l’impegno del governo a rispettare le varie confessioni, le disposizioni paiono così restrittive da perpetuare una situazione già caratterizzata da un pervasivo controllo repressivo» si legge nel comunicato delle organizzazioni umanitarie.
Sarebbero ben 14 gli articoli all’interno del nuovo disegno di legge ad andare in violazione della Dichiarazione universale sui diritti dell’uomo e della stessa costituzione vietnamita. Le restrittive norme riguardano la costruzione di nuovi luoghi di culto, il controllo su tutte le attività gestite da enti ecclesiastici e varie altre forme di verifica e autorizzazione preventiva.
In Vietnam, come in Cina le confessioni religiose sono particolarmente al centro del mirino in quanto assimilate a sette politiche dissidenti. E questo progetto di legge non può fare altro ceh aggravare la situazione.