Il ballo della purezza
26 ottobre 2015
Negli Stati Uniti vanno di moda celebrazioni in cui le figlie promettono ai padri di giungere illibate al matrimonio
Brelyn Bowman è figlia di un pastore battista molto noto nella loro città, Upper Marlboro, nel Maryland, Stati Uniti d’America.
Il giorno delle nozze ha voluto far sapere a suo padre e a tutti i convitati di esser riuscita a tener fede alla promessa a lui fatta all’età di 13 anni: giungere vergine all’altare. Giubilo fra i presenti, bagliori di felicità negli occhi del babbo, commosso nel leggere l’attestato della ginecologa, certificante la purezza della fanciulla.
Quello della Bowman non pare un gesto isolato se è vero che, a dar fede ai sondaggi, una ragazza americana su sei promette ai genitori di rimanere illibata fino al matrimonio. Tant’ è che dal 1998 sono stati istituiti i Purity Ball, sorta di ballo delle debuttanti di ottocentesca memoria: non si tratta però in questo caso di celebrare il proprio ingresso nella società, ma di giurare solennemente davanti ai propri padri di abbracciare la castità fino alle nozze.
E il successo è stato immediato, al punto che sono 48 su 50 gli Stati statunitensi ad organizzare queste feste, in cui le ragazze, vestite di bianco come spose, ballano con il papà, anch’egli impegnato dalla promessa di vigilare sulla purezza della pargola e, come si legge dai siti internet dedicati,« donano a lui la propria verginità fino al giorno delle nozze».
I balli sono riservati alle ragazze dai 15 anni in su, ma in realtà l’età media è spesso assai più bassa, fino a delle punte di 4 anni.
Le associazioni e i gruppi religiosi che sostengono tali celebrazioni hanno ricevuto fiumi di denaro, soprattutto negli anni di presidenza di George Bush Junior, e per questo hanno potuto avviare vere e proprie azioni di marketing volte a reclutare nuove adepte, in una riproposizione di una società costruita sul modello patriarcale, che credevamo di esserci lasciata alle spalle, per lo meno a certe latitudini.
Hanno fatto parte di questa schiera anche personaggi dal gusto decisamente trash quali le cantanti Britney Spears e Miley Cyrus, la cui vita privata cozza probabilmente con i principi da loro abbracciati.
Ci consola il fatto che secondo un’inchiesta della versione a stelle e strisce del magazine Marie Claire una larghissima maggioranza non tiene fede a quanto promesso.
Ma arriverà il giorno in cui dirlo al papà.