Una catechesi comune per protestanti e cattolici
15 ottobre 2015
Un esperimento che si rinnova da 40 anni in una cittadina francese. Un ecumenismo non solo di facciata
Sarà senza eucarestia né santa cena, secondo quanto deciso e stabilito dalla due chiese. Dieci ragazze e ragazzi riceveranno la confermazione del Battesimo il prossimo sabato 17 ottobre, nel quadro di una cerimonia ecumenica. A loro volta saranno testimoni del sacramento della confermazione ricevuta dai loro pari età cattolici. Cerimonia inedita che si terrà a Oullins, a sud di Lione, che verrà presenziata in coabitazione dalla pastora protestante Françoise Sternberger e dall’arcivescovo di Lione, monsignor Philippe Barbarin.
«Si tratta di una testimonianza di unità preziosa e ancora fragile - ha sottolineato la pastora - ; un ulteriore passo di una strada comune iniziata oltre 40 anni fa, proprio qui a Oulliins, quando il pastore e il curato dell’epoca decisero di elaborare un percorso catecumenale condiviso. Un’esperienza unica, la più resistente azione ecumenica che abbia visto la luce nei nostri confini».
Correva l’anno 1974 infatti quando vide ufficialmente la luce il primo catechismo comune fra protestanti e cattolici, con 50 bambini iscritti per ognuna delle due confessioni. Il percorso era iniziato anni prima, almeno al termine della seconda guerra mondiale, in questa cittadina di 26 mila abitanti, grazie ad un dialogo sempre più fitto fra i responsabili delle due comunità. Saranno il pastore Michel Bonneville e il prete Daniel Vandenbergh a raccogliere i frutti di questa semina accettando di avviare per l’appunto la catechesi comune, una volta reso sempre più evidente che con i matrimoni misti il quadro di riferimento teologico, anche in famiglia stava cambiando.
E’ rivolta a ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e delle superiori: si tratta di una serie di 9 incontri da tenersi un sabato mattina al mese durante il periodo scolastico.
Ogni incontro sarà anticipato da una serata di studio biblico utile a preparare il testo che verrà analizzato al sabato. Si tratta quindi di una catechesi di tipo biblico, incentrata sulla scoperta della parola di Dio presente nel testo. A ciò si aggiungono due culti riformati, preparati e spiegati dalla catechesi ecumenica, e una messa nella chiesa Saint-Martin in cui la comunità cattolica accoglie tutta quella protestante in un abbraccio ideale.
La questione eucaristica rimane il grande discrimine fra le due confessioni, ma a Oullins non si chiede di rinunciare al proprio credo, ma di adattarlo ad un progetto ecumenico che prevede di valorizzare ciò che unisce più di ciò che divide. Il risultato è che a queste latitudini le nuove generazioni oramai non si pongono più il problema di cosa li divide in materia di fede, ma di cosa li unisce. Un cambio di prospettiva di non poco conto, un mutamento di percezione che non può che portare frutti proficui.