Identità valdesi tra passato e presente
01 settembre 2015
Da oltre 50 anni si svolge il convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia, organizzato e proposto dalla Società di Studi valdesi
Da venerdì 4 a domenica 6 settembre 2015 si svolge nell'aula sinodale della casa valdese di Torre Pellice il tradizionale Convegno della Società di Studi Valdesi, che quest'anno approfondisce il tema dell'identità partendo dalla semplice parola “valdesi” e dal significato che ha assunto nel corso dei secoli.
Il termine, attribuito ad una minoranza cristiana che ebbe origine nel Medioevo e che si radicò nelle “Valli valdesi” del Piemonte, ha infatti subito vistosi mutamenti nel corso dei secoli.
«Quando oggi parliamo di chiesa valdese una buona parte dei nostri interlocutori sa di cosa si parla, e la nostra chiesa viene facilmente identificata nell'attualità e nell'impegno diaconale nella società – dice Susanna Peyronel, presidente della Società di Studi - il termine “valdesi” ha però cambiato di significato molte volte nel corso dei secoli. Se nel Medioevo significava stregoni, eretici, fattucchieri, con l’ingresso nella Riforma si determinò un vistoso mutamento: da accezione negativa a positiva; da definizione inquisitoriale per l’accusa di stregoneria a denominazione di un “popolo evangelico”; da rivendicazione di antiche autonomie comunitarie a confessione religiosa riformata».
Definire l'identità dei valdesi è tutt'altro che immediato: il ragionamento su una sola parola, ripercorrendo i secoli e arrivando al giorno d'oggi, sottolinea come l'identità può variare e come è arrivata ad essere quella che è al giorno ora, seguendo le sfaccettature e le esperienze che l'hanno forgiata e definita.
Il convegno si aprirà venerdì sera con la serata-dibattito tra Gabriella Ballesio, Grado Merlo e la medievista Marina Benedetti sul tema “Indagine su un processo inquisitoriale”.
La prima sessione del convegno sarà sabato mattina con le origini dei “Waldenses” e un ragionamento sulle identità multiple nel Quattrocento e della successiva presenza protestante in Provenza nel Cinquecento.
La sessione pomeridiana toccherà soprattutto il Seicento e Settecento: il popolo valdese perseguitato, i valdesi alpini, i valdesi di Calabria e le relative stragi, la nascita dell’identità “valligiana” nelle comunità valdesi del Seicento.
L'ultima sessione, domenica mattina, sarà infine dedicata all'Ottocento e Novecento, con le forti identità politiche degli ultimi secoli, e un approfondimento su come si racconta la storia valdese oggi, quale identità si intende trasmettere ad un pubblico interessato ad avere informazioni sui valdesi.
Informazioni e programma completo sul sito www.studivaldesi.org.