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Benedizione delle coppie omosessuali in Francia: aspre critiche dai protestanti evangelicali

La decisione presa dall’Epudf, la Chiesa protestante unita di Francia, durante il Sinodo che si è concluso domenica 17 maggio scontenta una parte del protestantesimo d’oltralpe

Domenica 17 maggio il sinodo della Chiesa protestante unita di Francia (Epudf) ha aperto alla possibilità per i pastori di benedire le coppie dello stesso sesso che si sono unite in matrimonio.

«L’Epudf confonde la (buona) causa dell’accoglienza degli omosessuali con la “benedizione” di una pratica denunciata dalla Bibbia. Una triste giornata». E’ con questo tweet che Daniel Liechti, vice-presidente del Consiglio nazionale degli evangelicali di Francia (Cnef), ha reagito all’annuncio del assemblea riunita a Sète, nel sud del paese. Liechti ritiene che esista una frattura fra ciò che dicono le scritture e la decisione presa dai delegati dell’Epudf, riferendosi alla condanna esplicita dell’omosessualità riscontrabile in diversi passaggi biblici. «Questo episodio ci ricorda lo scollamento fra chi crede che i testi sacri abbiano orgine santa, divina, e chi ritiene si tratti di una testimonianza dei cristiani dell’epoca, da inserire in quel contesto». A rischio ci sono ora i progetti ecumenici in comune: «questa novità va a mettere un freno allo svolgimento ad esempio di missioni comuni anche se il Cnef non si è ancora pronunciato in questo o in altri sensi».

La scelta del sinodo dell’Epudf rischia di avere ripercussioni anche nelle relazioni fra la Federazione protestante di Francia, di cui l’Epudf è membro e il Cnef che invece non ne fa parte.

Le chiese riunite nel Cnef, che raggruppano ben 400 mila praticanti, rifiutano ogni possibilità di benedizione alle coppie omosessuali. Ancora Liechti: «Se non andiamo dove tira il vento ora non è perché rigettiamo le persone gay o lesbiche, ma perché vogliamo offrire loro qualcosa di molto più forte di una semplice benedizione: un accompagnamento e un’accoglienza».

Altre voci stanno in queste ore esprimendo delle riserve: fra loro l’Unione delle chiese evangelicali libere di Francia (Ueel) che raggruppa circa 5mila fedeli, il cui pastore Vincent Meiville, presidente della commissione sinodale esprime sostanzialmente le medesime critiche legate soprattutto allo scollamento da quanto riportato dai testi biblici.

Tratto da lacroix

Foto: Un momento di votazione al Sinodo, www.eglise-protestante-unie.fr

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