Le due facce di Cuba
11 maggio 2015
Mentre a Roma Raul incontra Bergoglio, sull’isola la figlia Mariela celebra le prime nozze gay
Mentre a Roma Raul Castro incontrava papa Francesco e arrivava addirittura a ventilare un possibile ritorno alla fede, a Cuba nelle stesse ore veniva celebrato il primo matrimonio fra due persone dello stesso sesso, aspetto questo che il fratello di Fidel deve aver omesso di comunicare a Bergoglio durante il lungo dialogo privato in Vaticano. Tanto più che la principale organizzatrice e animatrice della manifestazione de l’Havana è stata Mariela Castro, figlia proprio di Raul e nipote del Lìder Màximo, che è avvocata civilista, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti delle persone Lgbt. In realtà con la salita al potere di Raul nel 2008 la situazione sull’isola caraibica è andata migliorando per i gay e le lesbiche, che hanno potuto iniziare un percorso di rivendicazione di diritti, aspetto impensabile fino a pochi anni fa. Testimonianza di ciò il fatto che dal 2009 si svolge regolarmente un gay pride annuale. I matrimoni però sono vietati, aspetto che non ha impedito ai partecipanti di mettere in scena una colorata cerimonia con tanto di benedizione impartita ai due sposi dai reverendi, Roger LaRade e Silvia Gonzalez, appartenenti alla Eucharistic Catholic Church (Ecc), movimento evangelico nato alla fine della seconda guerra mondiale fra Stati Uniti e Canada.