Bombardato capo profughi in Yemen
31 marzo 2015
45 vittime, tra loro donne e bambini. Si teme l'esodo verso la Somalia
Almeno 45 le vittime nel campo profughi di Mazraq nel nord dello Yemen, secondo fonti dei ribelli sciiti, mentre l'Unhcr parla di una ventina di morti. Secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni l’operazione militare, condotta dalle forze della coalizione guidata dall’Arabia Saudita, aveva come obiettivo una base militare controllata da milizie sciite houthi. Il campo si trova nella regione di Hajja, a ridosso col confine saudita dove da anni si trovano rifugiati civili fuggiti dalle violenze causate dalla decennale guerra tra il governo centrale di Sanaa e i ribelli houthi, che a settembre hanno invece preso il potere con un golpe militare sostenuto dall'Iran.
Fonti locali riferiscono che tra le vittime ci sono anche donne e bambini: solo negli ultimi giorni erano arrivate altre 500 famiglie. Intanto, si combatte anche nella capitale Sana’a, dove è stato colpito il palazzo presidenziale, situato nella zona meridionale della capitale yemenita. Ad Aden si registrano, inoltre, continui scontri per il controllo dell’aeroporto internazionale. Il re saudita si sarebbe detto disponibile ad ospitare il dialogo tra le fazioni purché ci sia la volontà di garantire la sicurezza e la stabilità del Paese.
Ora si teme l'emergenza umanitaria, visto che molti profughi sono già in fuga verso Somalia ed Etiopia.