Nigeria. A rischio la lunga tradizione di convivenza tra le diverse comunità di fede
27 marzo 2015
Visita di una delegazione della Federazione luterana mondiale alle chiese membro
Una delegazione ufficiale della Federazione luterana mondiale (Flm) ha compiuto una visita di solidarietà alle chiese membro in Nigeria dal 9 al 13 marzo scorso. «La nostra solidarietà con le persone e le chiese in Nigeria non poteva più essere espressa solo attraverso telefonate ed e-mail. La Flm aveva bisogno di essere lì sul posto, e di incontrare i responsabili della chiesa per dimostrare che effettivamente siamo in comunione con loro», ha detto il rev. Martin Junge, segretario generale della Flm.
La visita della delegazione della Flm ha avuto luogo mentre è in corso un intenso dibattito politico relativo alle prossime elezioni presidenziali e statali che si terranno il 28 marzo. La Nigeria sta sperimentando azioni militari congiunte degli eserciti della Nigeria, del Ciad, del Camerun e del Niger per contrastare la violenza del gruppo terroristico di Boko Haram che ha provocato la morte e lo fuga di numerosi cristiani.
La Flm ha nel paese due chiese membro, una delle quali è la Chiesa luterana di Cristo in Nigeria (Lccn) che ha sede a Numan, nello stato di Adamawa. «La Lccn si trova di fronte ad una grande sfida pastorale, diaconale e teologica», ha detto Junge. «Pastorale, per il trauma diffuso derivante dalla violenza e per la necessità di ricostruire la fiducia; diaconale, per la chiamata a servire il prossimo sofferente; teologica, per l'importanza di definire in che modo la Chiesa e i suoi membri vogliono vivere le relazioni in corso con le persone di altre fedi».
A parte il trauma subito da coloro che sono state vittime e testimoni di atrocità e uccisioni, le violenze in corso in Nigeria hanno «conseguenze economiche e sociali gravi», ha proseguito Junge. Secondo il segretario generale della Flm la distruzione sistematica di chiese cristiane e le conversioni forzate sono la prova che Boko Haram sta compiendo un’intenzionale azione di annullamento delle differenze religiose. «La conseguenza più profonda riguarda la distruzione del tessuto sociale e della fiducia tra le diverse comunità religiose. In una regione con una lunga tradizione di convivenza, anche all’interno delle famiglie, ora vigono la paura e l’incertezza sul futuro della convivenza».
La Chiesa luterana di Cristo in Nigeria (Lccn) è impegnata in particolare nel sostegno ai rifugiati.
«Sono stato incoraggiato nel vedere come i membri di chiesa hanno aperto le loro case a persone in fuga dal Nord. Nella maggior parte dei casi, hanno ospitato cristiani e musulmani, riflettendo la realtà di molte famiglie nigeriane del Nord che sono formate da persone di entrambe le fedi», ha detto Junge. «Abbiamo visto una Chiesa che si impegna a servire e ad accompagnare; pertanto crediamo che c’è speranza».
Incontrando numerosi sfollati, il segretario generale ha detto: «Voglio farvi sapere che non siete stati dimenticati, e non siete stati abbandonati. Ci sono molte persone che pregano per voi».
Fonte: Flm