Sierra Leone, vietati i festeggiamenti pubblici del Natale
16 dicembre 2014
L’incubo Ebola fa mutare le abitudini della popolazione per evitare contagi
Il virus Ebola continua a mietere vittime e ad essere un pericolo primario in Africa, tant’è che le autorità governative della Sierra Leone, Paese fra i più coinvolti nell’epidemia, hanno deciso di vietare le celebrazioni pubbliche del Natale e del Capodanno. Tutto ciò al fine di evitare assembramenti che possano favorire la possibilità di contatti e quindi di contagi fra la popolazione. Sarà l’esercito ad essere chiamato a presidiare le strade. Anche i locali pubblici, molti dei quali già chiusi in questo periodo, saranno costretti a tenere le serrande abbassate. In Sierra Leone circa un quarto della popolazione è cristiana, e il restante islamica. Durante le feste religiose è usanza ritrovarsi nelle strade per celebrare tutti insieme e scambiarsi gli auguri. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sono 17.942 i casi accertati di Ebola dall’inizio dell’emergenza, con 6.388 morti, quasi tutti in Guinea, Liberia e Sierra Leone. La Nigeria invece ha debellato l’epidemia.