Cristiani contro la corruzione
19 novembre 2014
Appuntamento a Brisbane, in Australia, in concomitanza con il vertice del G20, per sollecitare la trasparenza nelle istituzioni
I leader dell'Alleanza mondiale evangelica (Wea), del Consiglio ecumenico delle chiese, della Società biblica, della campagna "Micah Challenge" contro la povertà e dell'Esercito della salvezza per oltre due anni hanno lavorato a un progetto comune, denominato Exposed, che ha vissuto il suo culmine lo scorso fine settimana, in concomitanza con i lavori del G20 a Brisbane in Australia, alla presenza dei capi di stato più potenti del pianeta.
Exposed nasce da una lettera dei vari leader cristiani che ha raccolto decine di migliaia di firme in tutto il mondo, per chiedere con forza l'avvio di azioni volte a prevenire la corruzione nella vita politica, e per sollecitare azioni di maggiore trasparenza e integrità morale agli attori coinvolti nelle amministrazioni dei vari Paesi.
Georg Tunnicliffe, segretario generale dell'Alleanza evangelica mondiale ha ricordato come «l'attenzione nei confronti dei poveri è uno dei precetti chiave della Bibbia ed è una delle sfide maggiori per moltissimi fedeli e organizzazioni che hanno a cuore il prossimo. Di contro la corruzione è un ostacolo sulla via che i più indigenti si trovano a percorrere, perché sottrae forze e risorse alle istituzioni pubbliche che perdono così strumenti per aiutare il prossimo».
Nel corso degli ultimi due anni gli aderenti alla piattaforma Exposed hanno incontrato i referenti politici dei propri Paesi e delle proprie regioni per avviare percorsi volti ad accrescere la consapevolezza sulla drammaticità della piaga della corruzione.
Gli studi della Wea mostrano come a fronte di 128 miliardi di dollari che i Paesi in via di sviluppo ricevono ogni anno quali aiuti alla crescita, le stesse nazioni hanno un'evasione quantificata in circa 160 miliardi di dollari, vanificando ogni azione di crescita e lotta alle diseguaglianze sociali. I Paesi del G20 sono i destinatari più sollecitati da questi appelli in quanto hanno nelle proprie mani le chiavi economiche per lo sviluppo non soltanto proprio, ma anche delle Nazioni che gravitano attorno a loro e che da esse dipendono.