
Nuova carestia in Somalia
12 novembre 2014
L’appello di Act Alliance
Una nuova carestia minaccia la Somalia, rendendo la situazione umanitaria drammatica. Rappresentanti di Act Alliance, una rete globale di 148 agenzie umanitarie e di sviluppo che lavorano insieme in oltre 140 paesi, associata con il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), hanno di recente incontrato a Ballet Hawa, nella regione sonala di Gedo, 28 donne e 32 uomini in rappresentanza di gruppi di donne, di giovani, di anziani, dei clan, del comitato siccità e dei comitati di villaggio.
Il rappresentante del comitato siccità ha raccontato che alcuni uomini d’affari locali hanno raccolto fondi e distribuito circa 1.100 kg di sorgo e 1.100 litri di olio in 30 sedi diversi. Ma tali provviste bastano appena per due giorni. «Chiediamo ad Allah e alla comunità internazionale di aiutarci. Il nostro governo è troppo impegnato in conflitti interni per preoccuparsi di noi», ha detto Abdiya Bihii Omar, 70 anni. «Abbiamo perso i nostri animali, ora toccherà alle persone».
«Siamo pastori e abbiamo ancora i nostri bastoni, ma non abbiamo più animali», ha detto Hassan Geni Nuur, portavoce del gruppo donne. Capre, mucche, pecore, asini e cammelli, infatti, stanno morendo per mancanza di foraggio e acqua.
Questa siccità è per il 90% dovuta a cause naturali, per il 10% ai conflitti della regione. «Faremo la nostra parte per salvare le nostre vite e per aiutare i nostri vicini e le famiglie allargate, ma abbiamo bisogno di aiuto anche da voi», ha concluso Hassan Geni Nuur.
Nell’immediato, Act è impegnata nella regione con l’erogazione di fondi, con la fornitura di mezzi per il trasporto di acqua, e l’apertura di rifugi. Soluzioni a più lungo termine sono: l’approvvigionamento durevole di risorse idriche per le comunità di pastori e di mezzi di sussistenza alternativi, soprattutto per le donne.