Ad un anno dal tifone Haiyan che colpì le Filippine
12 novembre 2014
Iniziativa interreligiosa per fermare il cambiamento climatico
Un anno fa, il super tifone Haiyan si abbatté sulle Filippine, uccidendo più di 15.000 persone, lasciando molti dispersi e distruggendo le vite e il sostentamento di intere comunità.
A seguito di quel tragico evento la Federazione luterana mondiale lanciò l’iniziativa interreligiosa «Digiuno per il clima», per ricordare l’importanza del creato e la necessità di salvaguardarlo. Al digiuno si unirono i cristiani membri del Consiglio ecumenico delle chiese ma anche rappresentanti non cristiani.
Oggi l’iniziativa interreligiosa è globale e, l’8 novembre scorso, nel primo anniversario del tifone, un gruppo di 11 digiunatori ha ricordato le vittime di Haiyan, viaggiando per 40 giorni percorrendo a piedi 1000 km da Manila, capitale delle Filippine, fino a Tacloban, la città più colpita dal tifone.
«Sto camminando per portare all’attenzione del mondo eventi estremi come Haiyan. Sto assistendo in prima persona ai segni lasciati dal tifone che, a distanza di un anno, provoca ancora sofferenza alla gente di questo paese», ha affermato Alan Burns, 68 anni, fondatore di Azione per il clima, North Carolina, Stati Uniti d’America.
Sujato Bhikkhu, monaco della tradizione buddista theravada, anch’egli membro del gruppo di digiunatori, ha affermato: «Nonostante tutti gli insegnamenti dei leader spirituali del mondo ci ricordino ciò che è essenziale, ogni volta ci facciamo guidare dell’avidità, incuranti della distruzione che porta. Le nazioni sviluppate del mondo, dopo aver preso molto, troppo poco restituiscono e sono determinate a continuare a consumare la terra fino a non lasciare nulla. Questo è molto più che immorale, rasenta la follia».
L’anniversario del super tifone Haiyan è un ricordo doloroso. Il gruppo di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) nel suo Quinto rapporto di valutazione ha avvertito che il cambiamento climatico avrà «conseguenze gravi, diffuse e irreversibili», minacciando molti dei principi fondamentali della vita - acqua, cibo, riparo e sicurezza.
