Elijah Brown, nuovo segretario generale dell’Alleanza battista mondiale
05 luglio 2017
Brown, 36 anni, originario dello Stato del Texas, è specializzato in diritti umani e nella libertà religiosa
L’americano Elijah Brown sarà il nuovo segretario generale dell’Alleanza battista mondiale (Abm), riunita in questi giorni nella sua Assemblea annuale a Bangkok, Thailandia. Sostituirà Neville Callam, giamaicano, che lascerà l’incarico nel mese di dicembre dopo più di 10 anni di servizio.
La candidatura di Brown è stata formalmente approvata ieri dal Comitato esecutivo della Abm, e sarà presentata al Consiglio Generale – l’altro organo direttivo della Abm – venerdì 7 luglio per la votazione finale.
Brown, 36 anni, originario dello Stato del Texas, sposato e padre di tre figli, da circa un decennio è coinvolto nell’organizzazione internazionale battista: nel 2007 è stato nominato tra i 35 leader emergenti mondiali della Abm. Attualmente è segretario regionale dell’Abm per il Nord America e segretario generale della North American Baptist Fellowship.
È inoltre membro: del Consiglio Generale della Bwa; del Comitato «Costituzione e Statuto»; del Comitato Nomine; del Comitato del Congresso; della Commissione consultiva per la missione, l’evangelizzazione e la giustizia. Ricopre inoltre l’incarico di vicepresidente della Commissione sulla libertà religiosa, ed è membro della Commissione sull’istruzione teologica.
Brown opera come vicepresidente esecutivo del 21st Century Wilberforce Initiative, un’organizzazione cristiana per i diritti umani con uffici presso la Falls Church, Virginia, negli Stati Uniti. Prima di allora, è stato professore associato di Religione presso la East Texas Baptist University, dove è stato direttore del Freedom Center.
Ha conseguito la laurea presso la University of Mary Hardin-Baylor in Texas con una doppia specializzazione in religione e storia e un dottorato in Divinity, con particolare attenzione al cristianesimo mondiale presso l’università di Edimburgo in Scozia.
Brown è specializzato in diritti umani e nella libertà religiosa. La sua tesi si è concentrata su questioni legate al cristianesimo mondiale, tra cui la missione e la crescita della chiesa, la costruzione della pace e la risoluzione dei conflitti, e l’interazione tra religione e politica.
Ha condotto eventi formativi e ha svolto attività di difesa dei diritti umani in Sud Sudan, Nigeria, Eritrea, Iraq, Nepal e in altri paesi. Ha presentato relazioni alle Nazioni Unite, al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, alla Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale.