Nasce in Francia il Consiglio per l’insegnamento superiore protestante
06 aprile 2017
Un ente capace di far sentire la voce dei riformati all’interno del dibattito pubblico, con particolare focus sulla formazione
«Difendere e rappresentare gli interessi storici, etici e politici dell’insegnamento superiore protestante in tutte le sue diversità». È questo l’obiettivo del neonato Consiglio per l’insegnamento superiore protestante francese (Cesp), creato dalla Libera facoltà di studi politici (Flepes) e dalla Facoltà di teologia protestante di Strasburgo, e presentato a Bourg-La-Reine, 10 km a sud del centro di Parigi, lo scorso venerdì 31 marzo.
La creazione del consiglio, sostenuto dalla Federazione protestante di Francia (Fpf) si inscrive nella tradizione protestante in materia di insegnamento, e marca ancora una volta la volontà da parte della Fpf e dei suoi membri di divenire attori sempre più inseriti nel tessuto sociale e politico del paese.
Difendere e rappresentare gli interessi storici, etici e politici dell’insegnamento superiore protestante nelle sue varie declinazioni dunque. Formare e animare un collegio consultativo, rappresentativo di questa pluralità. Promuovere su scala nazionale e internazionale la ricerca e la sperimentazione pedagogica per una formazione universitaria o professionale qualificante. Incoraggiare partnernariati, in primis con simili enti di altre religioni. Questo si legge nel comunicato ufficiale diffuso alla stampa sotto la voce obiettivi primari del nuovo centro.
I protestanti francesi, fedeli al principio della libera ricerca e della libera coscienza, hanno, secondo i promotori, giocato un ruolo storico nella graduale costruzione dei valori su cui si fonda la repubblica, soprattutto per quel che riguarda le innovazioni pedagogiche e sociali in ambito economico al fine di favorire la fraternità e tutte le forme di vita comunitaria.
La Cesp propone anche la formazione e la sensibilizzazione dei quadri religiosi e locali su temi attuali quali la radicalizzazione o la laicità. La Cesp mira a mantenere un approccio laico e a sviluppare partnership a livello nazionale, europeo ed internazionale. Gli organizzatori si impegnano a includere altre tradizioni religiose, spirituali o filosofiche, a partire dalle tradizioni ebraiche, dalle istituzioni cristiane e da quelle musulmani francesi, tutte chiamate a dare un contributo nel dibattito pubblico.
«Abbiamo scelto di creare questa nuova entità perché i rappresentanti pubblici possano facilmente individucarci e trattare con noi con cognizione di causa. Il curoe del nostro lavoro sarà di agire in rete e riflettere sul tema delle innvoazioni didattiche perché esse siano riproducibili d aaltri organismi» ha raccontato ai presenti Isabelle Ullern, docente della facoltà Flepes.
Proseguono dunque le manovre di posizionamento sempre più attivo dei protestanti francesi all’interno del dibattito pubblico. Un ruolo attivo nella società, in risposta al preciso mandato ricevuto in materia dai vari sinodi regionali e nazionali in questi ultimi anni.