In Repubblica Dominicana si è svolta l’Assemblea generale di Act Alliance
24 ottobre 2014
Ricordato il legame storico con il Consiglio ecumenico delle chiese
Dal 21 al 24 ottobre si è tenuta a Punta Cana (Repubblica Dominicana) la II assemblea generale di Act Alliance, una rete globale di 148 agenzie umanitarie e di sviluppo che lavorano insieme in oltre 140 paesi, associata con il Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e con la Federazione luterana mondiale. Tema dell’incontro: «Join Hands» (unire le mani).
Presente all’incontro anche il segretario generale del Cec, rev. Dr Olav Fykse Tveit che, riflettendo sulle radici storiche dei legami tra il Cec e Act Alliance, ha detto: «Ci incontriamo cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale che ha causato enormi danni in molti paesi, la fine di molti imperi, e anche una divisione di molte regioni. Ma ci incontriamo anche a quasi cento anni dalla prima assemblea del movimento «Vita e Lavoro», Stoccolma 1925, che – insieme a “Fede e Costituzione” – avrebbe dato vita al Consiglio ecumenico delle chiese e dunque anche ad ACT Alliance».
In particolare nel suo discorso, Tveit ha sottolineato l’importanza di promuovere il lavoro sui diritti dei giovani e il loro ruolo di primo piano nel movimento ecumenico. Egli ha ricordato che una parte crescente della popolazione mondiale è formata da giovani. «In molti paesi del mondo i giovani sono particolarmente bisognosi del rispetto dei loro diritti, di un ambiente sicuro, di istruzione e della protezione da abusi o violenza». I giovani «rappresentano il più forte senso di giustizia e sono le voci più impegnate e creative per la pace. Tuttavia, spesso non sono adeguatamente rispettati i loro diritti, in particolare quelli delle ragazze; né viene dato loro spazio per contribuire al lavoro per la giustizia e la pace, né nelle chiese, né nelle loro società in generale».
Infine, Tveit ha dichiarato che la diaconia è la base comune sulla quale il Cec e Act Alliance possono lavorare: «Siamo qui riuniti per unire le nostre mani, per capire in che modo possiamo camminare e lavorare insieme. La diaconia che stiamo promuovendo è onorare, tutelare e promuovere i diritti di ogni essere umano».
Nuovo moderatore di Act Alliance è stato eletto Sushant Agrawal, direttore dell’agenzia delle chiese «Aiuto per l’azione sociale» (India), che subentra a Cornelia Füllkrug-Weitzel. Nel suo discorso ai delegati, il dottor Agrawal ha indicato le tre ragioni che lo hanno spinto a accogliere la sfida di guidare Act: il suo lungo attaccamento all’Alleanza, la sua fedeltà alla causa ecumenica e il desiderio di restituire alla famiglia di Act quanto ricevuto.