In Pakistan, malgrado le paure
22 novembre 2016
Justin Welby ha raggiunto il Pakistan per incontrare le vittime di attacchi terroristici
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, sfidando i timori del suo staff, ha deciso di visitare il Pakistan per portare la sua solidarietà e quella della Comunione anglicana alle vittime cristiane di attacchi terroristici.
L’arcivescovo ha incontrato i fratelli della St Thomas Church a Islamabad, della Chiesa di Cristo di Youhanabad e i sopravvissuti dei bombardamenti avvenuti nel 2013 nella chiesa di Peshawar e a Youhanabad nel 2015.
Per l’arcivescovo era la prima visita in Pakistan (ricorda il giornalista Gavin Drake su Anglicannews.org) ed è stato ospitato dal vescovo e moderatore della Chiesa del Pakistan, Samuel Azaria.
«L’arcivescovo è venuto in visita malgrado avesse ricevuto un parere contrario da parte del ministero degli Esteri e dalla British High Commission – ha detto Azaria –. È stata una decisione importante», e ha proseguito: «era determinato a voler venire da noi; visitare il Pakistan e la chiesa a Islamabad, dunque la sua chiesa e i suoi fedeli. Siamo grati alla Comunione anglicana per aver voluto pensare e pregare per noi; per una chiesa che lotta contro l’emarginazione, la sofferenza; ma che vive nella speranza e nella grandezza della grazia di Dio», ha concluso Azaria.
L’arcivescovo Welby, dopo aver incontrato i sopravvissuti ha fatto visita a giovani, bambini, studenti di teologia e alcuni funzionari del governo, tra i quali Sartaj Aziz, del Ministero degli Esteri, per discutere di libertà religiosa e di lotta al terrorismo.
«Lo scopo principale della visita, tuttavia, era incontrare le vittime del terrorismo, le famiglie. Pregare e parlare con loro – ha proseguito Azaria – proprio per incoraggiarle e portare il messaggio di solidarietà e di speranza fondato sull’amore di Gesù».
I vescovi della Chiesa del Pakistan hanno ribadito le loro preghiere per la Comunione anglicana: «perché benedica sempre la Comunione e perché possa donare a lei, Welby, la giusta protezione per poter proseguire nel cammino che ci vede insieme in questi tempi difficili».
La Chiesa del Pakistan riunisce anglicani, presbiteriani, metodisti e luterani. Oltre ad essere membro della Comunione anglicana è anche membro della Comunione mondiale delle chiese riformate e del Consiglio Mondiale Metodista.