Un numero crescente di minori vittime di tratta e richiedenti asilo non accompagnati stanno scomparendo dalle maglie del sistema di accoglienza britannico. È l’allarme lanciato da uno studio pubblicato ieri da ECPAT UK e Missing People, due organizzazioni impegnate nel contrasto al traffico e alla scomparsa di minori.
Secondo i dati raccolti, più di un quarto di tutti i bambini vittime di tratta e oltre 500 minori richiedenti asilo non accompagnati – il 13% del totale – sono scomparsi almeno una volta entro il settembre 2015, mentre 207 non sono stati trovati.
I dati raccolti da 217 autorità locali in tutto il Regno Unito rivelano un’imprecisione «profondamente preoccupante» nell’identificazione e registrazione delle informazioni relative a questi bambini vulnerabili: in molti casi non si è in grado di riferire il numero complessivo di bambini vittime di tratta e non accompagnati affidati alle loro cure.
La parzialità dei dati raccolti, insieme all’elevato numero di bambini vittime di tratta e non accompagnati che sono scomparsi, evidenziano che la risposta di protezione che il Regno Unito ha disposto nei confronti dei minori è inadeguata, in quanto i bambini sono esposti a ricadere nuovamente nella rete della tratta o a diventare vittime di violenza e abusi.
Lo studio invita il governo nazionale e locale a riformare il sistema di protezione dei minori: introducendo una formazione specifica sui bambini vittime di tratta, sui minori non accompagnati e dispersi; fornendo un alloggio sicuro e appropriato nell’ambito della pianificazione della sicurezza delle vittime; migliorando la registrazione dei dati sul traffico e sui bambini dispersi; infine, fornendo a questo allarmante fenomeno una risposta coordinata a livello nazionale, regionale e locale.
Thurrock, Hillingdon, Croydon, Kent County Council e Surrey sono le aree che hanno registrato il più alto numero di bambini vittime di tratta e non accompagnati che sono scomparsi. Le prime tre nazionalità dei minori vittime di tratta sono: vietnamita, inglese e albanese; mentre la più alta percentuale di bambini non accompagnati scomparsi sono: albanesi, afgani, vietnamiti e eritrei.
Chloe Setter, di ECPAT UK, ha detto che le cifre sono una «vergogna nazionale» che riguarda i bambini più vulnerabili. «Non dobbiamo più accettarlo. Ogni bambino che scompare è un fallimento del nostro dovere a proteggerli dal pericolo. Il governo deve ascoltare la voce e l’esperienza dei bambini, e deve colmare i vuoti presenti nel nostro sistema di protezione che al momento consentono ai trafficanti di progredire e ai bambini di soffrire».
Susannah Drury di Missing People ha detto che la ricerca dei bambini scomparsi e la loro messa in sicurezza da parte delle autorità di polizia devono sempre essere la priorità su tutte le questioni relative al loro status di immigrazione o all’attività criminale. «Ogni bambino che scompare è a rischio di danno, dal dormire all’addiaccio fino all’essere vittima del crimine o dello sfruttamento. Bambini vittime di tratta e non accompagnati sono particolarmente vulnerabili e maggiormente bisognosi di protezione. È fondamentale che questi bambini siano trattati con rispetto e compassione da tutti i professionisti in modo da creare una cultura di fiducia nella loro vita incerta e instabile».