Germania: proseguire azioni di soccorso nel Mediterraneo
15 ottobre 2014
L’Ekd chiede che l’Europa elabori programma per l’accoglienza dei profughi
A un anno dalla tragedia di Lampedusa che provocò la morte, il 3 ottobre 2013, di 366 persone, l’Ekd, la Chiesa evangelica in Germania chiede che l'Europa elabori un programma per l'accoglienza dei profughi.
A formulare la richiesta, Volker Jung, presidente della Commissione per la migrazione e l'integrazione dell'Ekd. «Il ricordo delle vittime impone un cambiamento di rotta nella politica europea sui profughi. Programmi di salvataggio in mare, corridoi sicuri per raggiungere l'Europa e un'accoglienza solidale dei profughi devono avere la priorità», ha detto.
Il presidente Jung ha espresso parole di grande apprezzamento per l'operazione Mare Nostrum messa in atto dalla Marina militare italiana e che ha permesso, dall'ottobre 2013 a oggi, di soccorrere oltre 90.000 profughi. «Questo immane lavoro è stato svolto dall'Italia per tutta l'Europa. È ora che l'Europa partecipi alle spese e prosegua con quell'operazione finché non sarà predisposto un soccorso civile marittimo europeo». Jung ha espresso parere negativo nei confronti del progetto di sostituire Mare Nostrum con un'operazione - chiamata Triton - che prevede un minore costo, il dispiegamento di forze limitate e il ritorno a una politica dei respingimenti. «È una misura che non va nella giusta direzione e che è animata dallo spirito sbagliato», ha proseguito Jung.
Oltre alla creazione di corridoi sicuri per permettere ai profughi di raggiungere l'Europa, Jung ha chiesto di togliere l'obbligo del visto per i profughi provenienti dalla Siria e dall'Iraq. Nel quadro di un ripensamento della politica europea sui profughi, ha concluso, occorre rivedere le regole della ripartizione dei profughi tra i vari Paesi europei. «Dopo Lampedusa e a fronte di un altissimo numero di profughi dobbiamo abbandonare l'atteggiamento di difesa e sviluppare un approccio responsabile in Europa».