Un viaggio per comprendere il conflitto israelo-palestinese
31 maggio 2016
Vi partecipano 26 leader della Convenzione nazionale battista d’America, che raccoglie chiese prevalentemente afro-americane
Una delegazione di 26 leader della Convenzione nazionale battista d’America partecipa in questi giorni ad un viaggio in Israele, organizzato in collaborazione con la International Fellowship of Christians and Jews (Ifcj), per rafforzare le relazioni tra la leadership afro-americana e il paese.
La Convenzione nazionale battista d’America, la terza più grande denominazione cristiana afro-americana negli Stati Uniti, raccoglie circa tre milioni e mezzo di aderenti con 4.600 chiese sparse negli Usa.
Yael Eckstein, vice presidente della Ifcj, ha detto che la visita è parte dello sforzo dell’organizzazione di «costruire amicizie e alleanze che siano strategiche per il popolo ebraico sia finanziariamente che politicamente». «Solo vedendo e vivendo qui per un po’ si può costruire un legame maggiore con Israele», ha aggiunto Eckstein.
Il past. Samuel C. Tolbert Jr., presidente della Convenzione battista nazionale d’America, tra i leader partecipanti al viaggio, ha detto che l’esperienza e la lotta degli afro-americani per i diritti civili potrebbero contribuire a fornire un modello da seguire per risolvere il conflitto israelo-palestinese.
«Ascoltato quello che i palestinesi dicono, sentito quello che gli ebrei dicono, vediamo in che modo possiamo collaborare con entrambi e aiutarli a trovare un terreno comune per vivere in una società più pacifica», ha dichiarato Tolbert a The Jerusalem Post, sottolineando che il raggiungimento di questo obiettivo dipende dalle parti coinvolte.
Il pastore ha aggiunto che dal viaggio sta ricevendo una visione del paese «più ottimista», rispetto alla narrazione che di solito viene fatta da media.
Il fondatore e presidente della Ifcj, il rabbino Yechiel Eckstein, ha detto: «Siamo onorati di ospitare la Convenzione battista nazionale d’America in Israele. Questo importante viaggio non solo approfondirà la relazione tra cristiani ed ebrei e rafforzerà i legami della leadership afro-americana con Israele, ma ricorderà anche a tutto Israele e al popolo ebraico che non siamo soli».
Fonte: JP. (photo credit: COURTESY IFCJ)