Grecia. Ambulatorio mobile avventista opera in un nuovo campo profughi
14 aprile 2016
Il pullman “Adventist Help” offre cure mediche e servizi sanitari nel campo Oinofyta, che ospiterà fino a 2.000 rifugiati
Notizie Avventiste
Grazie a un accordo tra la Chiesa cristiana avventista in Grecia e l’Associazione di imprenditori avventisti in Europa (Asi Europa) il pullman “Adventist Help”, attrezzato ad ambulatorio mobile, è di nuovo pronto per aiutare i rifugiati.
Lo scorso anno, circa 100 volontari medici e paramedici hanno assistito i migranti sull’isola greca di Lesbo, fornendo immediato aiuto ad alcune delle oltre 500.000 persone approdate dalla Turchia, dopo un rischioso viaggio nel Mar Egeo. Ora l’ambulatorio mobile si è trasferito in un nuovo campo profughi, un’ora a nord di Atene, e si occuperà di tutti i servizi medici nel campo di Oinofyta.
«Si tratta di un nuovo campo allestito nei locali di una fabbrica abbandonata, progettato per ospitare 2.000 rifugiati», ha affermato Michael-John Von Hörsten, medico molto attivo durante la prima fase degli interventi. Si è occupato di creare collegamenti con altri volontari, le organizzazioni umanitarie e il governo greco.
L’accordo firmato il 7 aprile significa che l’aeronautica militare greca, gestore del campo, ha dato ora ad Asi le chiavi del cancello e dell’edificio principale. In questa nuova fase si spera di aggiungere programmi di sensibilizzazione sanitaria, un settore che può coinvolgere i membri della chiesa avventista locale. I volontari saranno incoraggiati a partecipare alle attività del progetto che comprendono assistenza medica, infermieristica e distribuzione alimentare.
Il progetto durerà fino alla fine del 2016, sarà costantemente sotto controllo e potrà rinnovarsi su base annua.
La scelta di passare dalla costa a un nuovo campo profughi è arrivata in seguito al recente accordo tra il governo turco e l’Unione europea. Vi è quindi una diminuzione del numero di rifugiati che arrivano con le barche, mentre la chiusura della rotta dei Balcani lascia molti rifugiati bloccati in Grecia.