Laos, ancora discriminazioni contro i cristiani
02 ottobre 2014
Arrestato un pastore protestante e sei fedeli. L’ennesima prevaricazione del governo
In Laos continuano le discriminazioni contro i cristiani. Domenica 28 settembre sono stati arrestati il pastore protestante Sompong Supatto e altri sei fedeli, sorpresi in un momento di preghiera nell’abitazione del pastore.
A procedere all’arresto è stato il capo del villaggio accompagnato dai vertici della polizia locale. La settimana precedente le autorità del villaggio in questione, Boukham, avevano emanato un decreto che impediva ai cristiani di riunirsi per pregare. L’organizzazione Hrwlrf, human rights for watch Laos religious freedom ha lanciato un appello alle autorità laotiane perché si impegnino a rispettare i trattati internazionali in tema di diritti civili sottoscritti in passato.
Nella stessa provincia lo scorso maggio era stato vietato a tre ragazze di sostenere gli esami scolastici di fine anno a causa della loro fede; inoltre poche settimane dopo era stata proibita la cerimonia funebre di donna cristiana.
In Laos persistono evidenti limiti alla libertà di culto e di espressione delle minoranze religiose. I cristiani rappresentano circa il 2% della popolazione
I casi più frequenti di persecuzione a sfondo religioso avvengono ai danni della comunità cristiana protestante e sono diversi i casi di pastori arrestati negli anni per la professione della propria fede.